Con i Mondiali di Qatar 2022, la redazione di Violanews.com ha inaugurato una rubrica giornaliera che ci accompagnerà fino al termine della rassegna mondiale. Ogni giorno introdurremo un protagonista di una delle nazionali impegnate in campo. Con un approfondimento su un calciatore che potrebbe fare al caso della Fiorentina. Tra il serio e il faceto, vestiremo i panni di osservatori, vagliando una serie di profili scelti non tra i più attesi alla vigilia, ma tra coloro che si guadagnano la ribalta sfruttando la vetrina più prestigiosa, quella sognata da ogni calciatore al mondo.
il focus
“Ma perché un si compra noi?” – Livakovic si ripete e lancia la Croazia
Disclaimer
—Avviso a lettori e 'naviganti': il contenuto di questo articolo non prende spunto da indiscrezioni o rumors di mercato, trattasi piuttosto di un semplice gioco. Un fantamercato per seguire insieme il Mondiale e prepararci alla finestra invernale di trasferimenti.
Pararigori e non solo
—Un portiere un po' pazzo, abile nel neutralizzare le conclusioni dal dischetto: ben 18 i rigori parati in carriera, compresi quelli contro il Giappone e il Brasile. Di lui si è sempre parlato un gran bene, ma ancora non ha spiccato il volo lasciando la propria patria. Perché è scontato chiedersi il motivo per cui Dominik Livakovic giochi ancora in Croazia e non si sia messo alla prova in campionati più affascinanti e difficili. Fino a qualche anno fa chi lo seguiva da vicino gli contestava qualche errore di troppo tra i pali, poi però l'estremo difensore classe 1995 è cresciuto e grazie anche al passaggio alla Dinamo Zagabria è diventato più forte costruendosi anche un discreto curriculum internazionale tra Champions ed Europa League. Pure un certo Iker Casillas è tra i suoi estimatori. Che sia arrivata finalmente la consacrazione? Dopo i rigori parati contro il Giappone, Livakovic aveva confessato. "È il momento più bello della mia carriera. Grazie a Dio è andata così, ma in verità non erano rigori calciati molto bene. In quel momento lì conta più l’istinto. Che stavolta mi ha guidato bene".
Nessuno come lui
—Dopo il Giappone, il classe '95 ha aggiunto anche il prestigioso scalpo del Brasile, eliminato oggi ai quarti di finale. Con il rigore parato questa sera a Rodrygo il portiere croato sale a quota quattro parate sui tiri dagli undici metri. Nessuno ci era mai riuscito in una singola fase finale di una Coppa del Mondo. Le sue parate di questa sera, insieme al palo di Marquinhos, hanno spianato la strada della semifinale alla Croazia. La seconda consecutiva dopo Russia 2018 in cui la nazionale dei Balcani si era arresa solo in finale con la Francia. Livakovic ha commentato così al termine del match: «Abbiamo esperienza, siamo cresciuti come guerrieri, non risparmiamo mai i nostri sforzi, questa è la ricetta del successo».
"Ma perché un si compra noi?"
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