Anche su La Gazzetta dello Sport si parla dell'imminente passaggio di Federico Chiesa alla Juventus. Secondo la rosea i bianconeri vogliono prenderlo e la Fiorentina, per mantenere la parola data, è disposta a cederlo. Anche Federico, a chiudere il cerchio, vuole andare a giocare a Torino, come ha deciso da mesi. E allora? E allora, come tutto in questo mercato condizionato da Covid, è questione di conti. La Juve. La Juventus ha pianificato da tempo l’arrivo di Chiesa ma anche la partenza di Rugani e Khedira. Non solo: ha parlato con diverse squadre di Douglas Costa e De Sciglio. Cedere però è materia complessa e al momento solo il difensore centrale è vicino a lasciare Torino. L’operazione Chiesa, insomma, sarà un tormentone anche oggi. Dopo il soddisfacente approccio di giovedì, Juve e Fiorentina hanno scelto di darsi a breve un nuovo appuntamento.
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Juve-Chiesa, aria di sì: i dettagli. Bianconeri incartati ma tutti vogliono chiudere
La sensazione è che i venditori e gli acquirenti sono decisi ad arrivare in fondo. Senza scossoni
L’idea è di spalmare l’investimento in tre o quattro anni. Commisso in questo modo potrebbe salvare la quotazione di 60 milioni: la Viola si aspetta un prestito con obbligo di riscatto, magari per due anni. Su questo punto, invece, i bianconeri chiuderebbero come con l’Atletico per Morata. Cioè con un costo iniziale di 10 milioni a cui aggiungere gli altri 10 del secondo anno. Per lo spagnolo poi c’è l’opzione del riscatto nel 2022 con altri 35 milioni. La Fiorentina ovviamente chiede maggiori garanzie. E Paratici ha rassicurato Pradé al riguardo. Ma se la campagna dei risparmi non portasse risultati? Starebbe alla Juve decidere se prendere comunque Chiesa con una spesa non preventivata e relative ricadute sui prossimi bilanci. I bianconeri potrebbero anche chiedere un’ulteriore dilazione nei pagamenti o soluzioni più articolate, ma la sensazione è che i venditori e gli acquirenti sono decisi ad arrivare in fondo. Senza scossoni.
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