Badelj, un altro capitano che se ne va: e la fascia aspetta il riscatto

Dopo le parole di Corvino di ieri che di fatto avevano confermato il suo addio (LEGGI QUI), oggi Milan Badelj ha salutato Firenze e la Fiorentina. Lo ha fatto con una lettera in cui ha spiegato le sue ragioni, con il passaggio saliente che recita: "La vita di un giocatore non è lunghissima e io purtroppo non sono pronto per dedicarmi alla Fiorentina per sempre: ho ancora la voglia e l'entusiasmo di mettermi alla prova".

L'addio del croato non è certamente una novità inaspettata dal mercato. Il suo contratto era in scadenza e la sensazione che col passare dei giorni si sarebbe allontanato il rinnovo si è poi trasformata in realtà. Una realtà dura, che mette la Fiorentina con le spalle al muro e con la necessità di comprare un altro Badelj, un giocatore quindi di sicuro affidamento, che sappia prendersi grandi responsabilità giocando davanti alla difesa. Non solo, ma il croato era anche diventato il capitano della Fiorentina dopo il dramma del 4 marzo con la scomparsa di Davide Astori. Tutti ci ricordiamo quel discorso da brividi letto il giorno del funerale, un ulteriore segno di quanto Badelj fosse un punto di riferimento dello spogliatoio, e che mancherà non solo per quello che riusciva a fare in campo.

Adesso la fascia è destinata a cambiare braccio e girare ancora. E su quale braccio finirà? Stando alle gerarchie della passata stagione l'onere e l'onore dovrebbe toccare a German Pezzella, altro giocatore che, almeno ufficialmente, non è ancora interamente della Fiorentina. Manca però solamente l'annuncio per il suo riscatto dal Betis per una cifra intorno ai 9 milioni di euro. Una volta che sarà ufficiale si potranno fugare tutti i dubbi sulla sua permanenza e, in attesa della decisione di mister Pioli, potrà riavvicinarsi a quella fascia di capitano che Badelj ha scelto di abbandonare.

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