Calma e… Gerson

Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso. Alzi la mano chi avrebbe preventivato un buon impatto di Gerson sul campionato della Fiorentina. Lui, che a Roma era stato un oggetto quasi misterioso, lui che aveva già giocato un brutto scherzo ai viola nella scorsa stagione firmando una dolorosa doppietta proprio al Franchi. Lui che in estate è stato prelevato dalla Capitale nello scetticismo generale dei tifosi: sia per la formula che non convinceva i più - prestito secco - sia per le voci che erano circolate sul suo conto e sulla poca convinzione nel trasferimento in maglia viola. Per di più, con la procura di un padre spesso molto difficile da accontentare per le varie società interessate.

Acqua passata, si direbbe. Eh sì, perché gradualmente il brasiliano ha scalato le gerarchie del centrocampo di Pioli e all'esordio stagionale contro il Chievo non si è solo preso un posto fra i titolari nel centrocampo a tre con Edimilson e Benassi, ma si è pure concesso il lusso di un gol. "Da interno o da esterno sono a disposizione del mister" aveva raccontato poco più di un mese fa in sede di presentazione e questa sua duttilità sembra aver convinto Pioli nella prima uscita. Un'opportunità non da poco.

Certo, è sicuramente presto per promuovere a pieni voti il centrocampista, ma una cosa è certa: se lasciato lavorare in totale tranquillità e senza pressioni, Gerson può rendere eccome, magari diventando una solida realtà di questa nuova Fiorentina formato 2018/'19. All'orizzonte la partita con l'Udinese, ma intanto lui ha le idee chiare: "Spero di continuare la crescita alla Fiorentina". I presupposti ci sono, Pioli lo sa... E allora chiosiamo con un modo di dire un po' modificato: Calma e... Gerson.

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