LEGGI ANCHE
Proprio sulle potenzialità, il mercato ha reso una questa Fiorentina più forte?
Dipende che valutazione si da ai giocatori degli anni scorsi. La partenza di Nico rappresenta qualcosa di molto significativo, ma in quel reparto adesso sono entrati giocatori che nelle valutazioni di mercato superano chi è partito, ovvero Nico e Nzola. Gudmundsson, Colpani e Kean sono ottimi arrivi. Kean per esempio non sarà mai un campione, ma preso a 13 milioni è un affare. Anche se non dovessere rimanere a vita a Firenze dal punto di vista commercale è un'ottima operazione, 13 milioni per una punta di 24 anni. Già adesso lo rivenderesti al doppio, per come sta giocando"
Qual'è la differenza tra questo Kean e quello visto a Torino?
"Fondamentale la differenza di avere la fiducia, qui gioca titolare. A Torino doveva sfruttare i quarti d'ora che gli venivano concessi, data la presenza di Higuain nella sua prima avventura bianconera, e successivamente di Vlahovic. Se poi ti capita una stagione come quella dello scorso anno dove giochi da titolare, segni due gol e te li annullano (contro il Verona n.d.r) non è il massimo. Credo che ci conosce Kean sa che lui è arrivato ad un punto di maturazione che se ha una squadra buona dietro, si sente titolare e ci sta con la testa va agevolmente in doppia cifra"
Quanto tempo è giusto concedere a Palladino. Il tecnico sta accusando la pressione?
"La pressione tra Monza e Firenze non è neanche paragonabile, sono due piazze opposte. Per Palladino, come per tutti i tecnici, il tempo è dettato anche dalla disponibilità delle alternative. Palladino si trova sul mercato un allenatore che a Firenze andrebbe volentieri, Maurizio Sarri"
L'ultima domanda è proprio su Sarri. Come vede la situazione?
"Non trovo giusto nei confronti di Palladino agitare la prospettiva Sarri. Una cosa è sicura, in passato so che Sarri avrebbe voluto allenare la Fiorentina. Magari il fatto di essere lì può creare una vicinanza pericolosa per Palladino. Sarri sarebbe un buonissimo allenatore e l'uomo giusto per tante squadre. Ha sempre ottenuto risultati, ma ha avuto anche delle pagine oscure. Alla Lazio dopo il secondo posto è arrivato un esonero/dimissioni. Alla Juve non è stato riconfermato e al Chelsea aveva problemi di spogliatoio. Ogni allenatore ha luci e ombre, non vorrei che in questo momento si evidenziassero solo gli aspetti positivi di Sarri, mi sembrerebbe una mossa autolesionistica"
© RIPRODUZIONE RISERVATA