Per questo non possiamo che augurarci che accada ancora e che, quindi, Daniele Pradè e i suoi uomini riescano a chiudere il mercato il prima possibile e, più che altro, che lo facciano mettendo a disposizione dell'allenatore quello che chiede. “Mancano tanti tasselli”, appunto, e chissà che il tecnico non abbia voluto sottolinearlo per chiarire immediatamente il suo pensiero a chi (e non stiamo parlando del direttore sportivo) in questi giorni stava iniziando a far passare il messaggio secondo il quale la Fiorentina non avrebbe più bisogno di particolari rinforzi. Servono eccome, invece, e ne servono diversi. Nell'ordine: un difensore centrale forte, due centrocampisti di livello di cui uno che abbia grande qualità, un jolly offensivo. Sono queste le richieste dell'allenatore e occhio perchè non sono da escludere sorprese (anche) in uscita. Non ci sarebbe da stupirsi insomma, se Palladino avesse “bocciato” qualcuno dei suoi chiedendo, quindi, che venga sostituito.
Si vedrà. Di certo c'è che con questo allenatore sarà molto difficile veicolare verità che non siano quelle effettive. Soprattutto, sarà molto difficile nascondersi dietro di lui. E quanto successo in questi primi due mesi abbondanti della sua avventura in viola sta lì a dimostrarlo. Da quel famoso “se vogliamo alzare l'asticella mi aspetto giocatori di grande qualità” detto il giorno della sua presentazione ai “tanti tasselli che mancano” ricordati alla vigilia dell'esordio in Conference. Raffaele Palladino ha le idee molto chiare, ha ambizioni vere, e se vedrà qualcosa che possa tarpargli le ali difficilmente accetterà in silenzio. Meglio così. Perché dai confronti, dalle discussioni e dagli stimoli (reciproci, sia chiaro) se affrontati e vissuti nel modo corretto, non si può che uscire più forti.
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