Ho aspettato di ascoltare le parole di Pantaleo Corvino per scrivere il mio commento su questa sessione di calciomercato che vede la Fiorentina uscire rafforzata economicamente con un bel gruzzoletto, ma sicuramente non dal punto di vista sportivo. Ovviamente le due posizioni ben delineate hanno subito portato ad una divisione netta fra i tifosi viola e anche tra i frequentatori del nostro sito che si accalorano sulla nostra sezione dedicata ai commenti.
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Un mercato tutto di testa con una ‘spruzzatina’ di cuore
La lunga sessione è terminata ed è il momento di fare bilanci e consuntivi
Ieri sera ho scritto un pezzo sul Fair Play finanziario (leggi qui) che ho riproposto questa mattina proprio per spiegare il perché dell'immobilismo della società e puntualmente Corvino ha espresso in sala stampa oggi i miei stessi concetti: ovvero il bilancio 2016 non deve essere negativo per non incorrere nelle sanzioni dell'Uefa. Certo che da non essere negativo a presentare una probabile maxi attività ce ne corre. Ricordiamo che già a gennaio erano stati risparmiati dei soldi e avere ceduto giocatori come Rossi, Alonso e Gomez con l'ingaggio importante alleggerisce oltremodo le cose.
Questo è il ragionamento della testa, della ragioneria applicata al calcio, ma che non va certo d'accordo con la passione, con la fede per i colori viola quelle per intendersi con la P e la F maiuscole che molti di noi, me compreso, hanno da sempre nel DNA. In questo caso il vostro cronista da tifoso è scontento di vedere la Fiorentina restare al massimo con un organico paragonabile a quello dell'ultima stagione mentre le altre si rafforzano investendo soldi e comprando calciatori importanti.
Come conciliare le due cose? Si fa male, ma certamente non proponendo da mesi frasi un po' troppo pretenziose da parte di tutti i dirigenti viola. Sapevano benissimo che il Fair Play avrebbe limitato gli acquisti a qualche giovane di belle speranze contrapposto a qualche dismissione eccellente. I vertici societari sanno benissimo che il bilancio del 2014 pesa e non poco in questo caso, ma sanno anche che un 2016 in attivo può ribilanciare i termini per poi ricominciare ad investire (sempre che lo vogliano) dal prossimo anno quando conteranno i bilanci di 2017, 16 e 15.
Allora un plauso a Corvino che a mio avviso ha lavorato benissimo con dei margini economici inesistenti, ma anche un cartellino giallo a chi ha chiacchierato un po' troppo negli ultimi mesi. Infine la parola d'ordine deve essere CHIAREZZA di intenti: se "ha da passa' a nuttata" ditecelo chiaramente, se la proprietà non vuole investire più di tanto ditelo chiaramente senza nascondere la testa, se è necessario aumentare i ricavi con nuove forme come ad esempio lo stadio prima di rinnovati sforzi economici fatecelo sapere chiaramente.
Perché il tifoso viola è appassionato e come tutti vorrebbe sempre vincere. La cosa che non vuole è passare da bischero ed essere preso per il naso. E adesso please ridiamo un po' di entusiasmo a Paulo Sousa che mi pare spentino, vediamo se questa squadra sudamericana ha la garra giusta per fare bene perché sul campo dobbiamo ancora vedere tutti i nuovi acquisti.
E chissà mai che il Corvo non abbia estratto da suo cilindro qualche coniglio vincente.
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