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Ecco come doveva operare la Fiorentina per il Fair play finanziario

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Ancora precisazioni sul Fair play finanziario per capire dove può arrivare la Fiorentina e quale sarà il futuro

Saverio Pestuggia

Il dato aggregato triennale 2013-2014-2015 presenta valori negativi per circa 38,1 milioni, che è un valore non rientrante nei limiti massimi previsti dalla normativa che, per il triennio in esame, è pari a 30 milioni se coperti mediante apporto di capitale dei Soci. Ma il regolamento del Fair Play Finanziario permette di considerare i risultati dei due esercizi precedenti il triennio sotto osservazione, se positivi.

Come vedete dalla tabella qui sotto, dai dati presentati in bilancio dagli amministratori di ACF Fiorentina, le rettifiche del Fair Play Finanziario hanno prodotto un risultato positivo per il 2012 di 10,1 milioni di Euro; un risultato positivo per il 2013 di 9,4 milioni di Euro; per il 2014 un risultato negativo di 40,5 milioni di Euro e per il 2015 un risultato negativo per € 7 milioni.

T-4

2011

 ininfluente

T-3

2012

 10,1

T-2

 2013

 9,4

T-1

 2014

 -40,5

T

 2015

 -7

T+1

2016

 ???

COSA DICE IL REGOLAMENTO

All’articolo 63, comma 2, lettera b) del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario è scritto che l’obbligo di pareggio è soddisfatto se il titolare della licenza ha un deficit di pareggio complessivo per i periodi contabili T-2, T-1 e T, che rientra all’interno della deviazione accettabile dopo aver preso in considerazione anche il surplus (se presente) nei periodi di T-3 e T-4.

Pertanto la Fiorentina considererà nel conteggio anche i risultati degli esercizi precedenti (basta il bilancio 2012 con un attivo di 10,1 milioni di euro). Conseguentemente il risultato complessivo dei quattro anni considerati, porterebbe ad un dato aggregato totale negativo di 28 milioni di euro, che rientra all’interno dei parametri stabiliti dalle norme del fair play finanziario (limite massimo 30 milioni).

COSA SUCCEDERA' IL PROSSIMO ANNO

I dati del triennio vedranno il bilancio di 2016-2015 e 2014. Al momento abbiamo un passivo di 47,5 milioni senza poter considerare il 2016. In ogni caso la Fiorentina può portare a supporto anche i dati di 2013 e 2012 che sono attivi per cui non ci saranno problemi di sorta se il bilancio sarà vicino al pareggio perché sommando -47,5 (T e T-1) a 19,5 (T-2 e T-3) andiamo a -28 milioni.

Quindi la missione di Corvino è di portare un bilancio 2016 in attivo o vicino al pareggio perché superando lo sbilancio di 2 milioni la Fiorentina potrebbe diventare una società tenuta sotto osservazione. Per chiudere infatti precisiamo che l'Uefa non esclude automaticamente chi sgarra, dà tempo e modo di spiegare il bilancio da cui poi possono essere escluse alcune spese. Insomma la Fiorentina deve fare attenzione e superare il terribile 2014 che affossa i conti, ma se il 2016 sarà in pareggio poi nell'anno seguente il -40,5 sparirà e allora non ci saranno più paure nel campo del fair play finanziario.