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La lettera di E. Nervi: “Franchi ben conservato, ci è pervenuto senza mutilazioni. Restaurare è prassi”

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images

Le parole di Elisabetta Margiotta Nervi, segretaria generale della Pier Luigi Nervi Association

Redazione VN

Dopo le parole di ieri del Soprintendente Pessinache hanno fatto tanto discutere e l'immediata risposta del direttore del Corriere Fiorentino il quotidiano riporta una lettera di Elisabetta Margiotta Nervi, che rettifica come il Soprintendente si sia reso 'colpevole' di "avere pronunciato tre parole: «estremamente ben conservato» a proposito dello Stadio Artemio Franchi". Parole non condivise dalla segretaria generale della Pier Luigi Nervi Association, che allo stesso tempo aggiunge: "Lo Stadio Artemio Franchi è estremamente ben conservato come opera di architettura, in quanto è pervenuto a noi senza essere stato mutilato nel tempo da manomissioni inappropriate. Gli interventi, certamente molto infelici, effettuati per i Mondiali del ’90, in parte ne hanno offuscato la percezione estetica, ma non ne hanno intaccato in maniera significativa la sostanza architettonica".

La Margiotta Nervi allo stesso tempo non nega che i segni del tempo sul Franchi siano innegabili, ma ciò non pregiudica la conservazione dell'impianto: "Consolidare e restaurare sono prassi correnti e necessarie per qualsiasi edificio, in cemento o muratura, che abbia raggiunto l’età del Franchi. Ma che l’impianto sia fatiscente e che a medio termine non potrà ospitare più manifestazioni né partite è tutto da dimostrare". In sostanza bisognerà che Fiorentina e Comune rendano pubblica la relazione del Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Università di Firenze riguardo all'inagibilità della struttura. "Ma se fosse stato inagibile, lo stadio non si sarebbe potuto utilizzare".

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