Dopo le parole di ieri del Soprintendente Pessinache hanno fatto tanto discutere e l'immediata risposta del direttore del Corriere Fiorentino il quotidiano riporta una lettera di Elisabetta Margiotta Nervi, che rettifica come il Soprintendente si sia reso 'colpevole' di "avere pronunciato tre parole: «estremamente ben conservato» a proposito dello Stadio Artemio Franchi". Parole non condivise dalla segretaria generale della Pier Luigi Nervi Association, che allo stesso tempo aggiunge: "Lo Stadio Artemio Franchi è estremamente ben conservato come opera di architettura, in quanto è pervenuto a noi senza essere stato mutilato nel tempo da manomissioni inappropriate. Gli interventi, certamente molto infelici, effettuati per i Mondiali del ’90, in parte ne hanno offuscato la percezione estetica, ma non ne hanno intaccato in maniera significativa la sostanza architettonica".
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La lettera di E. Nervi: “Franchi ben conservato, ci è pervenuto senza mutilazioni. Restaurare è prassi”
Le parole di Elisabetta Margiotta Nervi, segretaria generale della Pier Luigi Nervi Association
La Margiotta Nervi allo stesso tempo non nega che i segni del tempo sul Franchi siano innegabili, ma ciò non pregiudica la conservazione dell'impianto: "Consolidare e restaurare sono prassi correnti e necessarie per qualsiasi edificio, in cemento o muratura, che abbia raggiunto l’età del Franchi. Ma che l’impianto sia fatiscente e che a medio termine non potrà ospitare più manifestazioni né partite è tutto da dimostrare". In sostanza bisognerà che Fiorentina e Comune rendano pubblica la relazione del Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Università di Firenze riguardo all'inagibilità della struttura. "Ma se fosse stato inagibile, lo stadio non si sarebbe potuto utilizzare".
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