Quattro presenze, tutte da subentrante, zero reti, zero ricordi. Un gol in Primavera. Null'altro, tristemente. Quella di Pedro Guilherme Abreu Dos Santos, per tutti Pedro, è una storia che imbarazza tutto il mondo Fiorentina, dai tifosi a chi questa operazione l'ha gestita in prima persona, passando per i giornalisti che l'hanno esaltata. Un investimento importante, quasi 15 milioni contando i bonus, dettato dalle prodezze mostrate in terra natìa e dal precedente interesse del Real Madrid. Un infortunio alle spalle, ma dagli infortuni ci si riprende...
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Pedro, è un fallimento totale. Ma c’era da aspettarselo?
Non è la prima meteora brasiliana in Serie A...
O forse no? Perché sì, è vero che il Real se n'era interessato, ma è pure vero che poi lo ha mollato per virare su Rodrygo. E a prescindere da questo, affidare il compito di buttare la palla dentro ad un giovane brasiliano alla sua prima esperienza nel Vecchio Continente è stata una scelta quantomeno rischiosa. Eppure i precedenti non mancano: il più recente e affine è Gabigol, che dopo aver stregato mezzo mondo con la maglia del Santos ha ricambiato i 40 milioni spesi dall'Inter con un gol e qualche rabona; tornato in patria, ha ricominciato a segnare a grappoli, chissà come mai. Oppure Lucas Paquetà, arrivato al Milan come nuovo Kakà e adesso riserva nei rossoneri. Anche per lui un solo gol. Ancora: chi si ricorda Junior Tavares e Dodò, oscuri laterali bassi mancini che hanno deluso a Marassi, sponda blucerchiata? A Udine c'è chi ancora vorrebbe mettere le mani addosso a Maicosuel per quel cucchiaio nel preliminare di Champions contro lo Sporting Braga... Rifanno capolino le milanesi con Ricardo Oliveira e Vampeta. Si potrebbe andare avanti per un bel po'. Tutti fenomeni in Brasile, dove è risaputo che si gioca un altro calcio, tutti bidoni in Italia.
D'accordo, non tutto quel che proviene dal Brasilerão è spazzatura, ci sono diverse pepite da scoprire e ammirare poi nelle migliori squadre d'Europa, non si vuole affermare che guardare al calcio verdeoro sia sbagliato; però puntare tutto su Pedro era rischioso e si è rivelata una scelta sbagliata. Gli antichi dicevano che la storia è maestra di vita, ma a quanto pare Keirrison non ha insegnato proprio nulla...
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