Presentazione davanti alla stampa per José Maria Callejon, arrivato a Firenze nelle ultime ore di mercato. Queste le sue parole in conferenza:
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Callejon: “Ho parlato con Ribery, speriamo di fare tanti gol. 3-5-2? Nessun problema, ci divertiremo”
Lo spagnolo ex Napoli, ultimo acquisto della campagna trasferimenti della Fiorentina, si presenta. Come lo utilizzerà mister Iachini?
"Grazie per l'accoglienza. Sono pronto per fare bene, mi metto a disposizione di società e compagni. Ho 33 anni, sono maturo e ho giocato tanto in Italia. Mi sto allenando in maniera intensa per poter giocare con la squadra, spero che sia presto.
Il modulo? Non l'ho mai interpretato al Napoli, ma sono a disposizione del Mister, non credo sarà un problema, se devo fare il quinto lo farò, così come gli altri ruoli, Dopo una certa età un giocatore matura, capisce come esprimersi al meglio, qui in Italia i giocatori esperti rendono meglio. A Napoli ho vissuto anni bellissimi, adesso penso solo a fare assist e se possibile gol qui a Firenze.
Sette anni a Napoli meravigliosi, il mio amore per questa città non cambierà mai. Ma ho preso questa decisione perché la mia storia con gli azzurri era giunta al capolinea. Durante il lockdown ci ho pensato e ho constatato che il ciclo era finito. Cercherò di aiutare al massimo la squadra, l'allenatore, i giovani, la società a crescere ancora. Abbiamo una bella squadra, ci possiamo divertire.
L'intesa con Insigne? Ci troveremo bene anche con Ribery, abbiamo fatto due chiacchiere, speriamo di fare tanti gol insieme. Per me era importante rimanere in Italia, dopo aver parlato con la dirigenza viola ho scelto Firenze perché sicuramente si sta da dio.
La Fiorentina è una delle squadre che più mi piacevano, mi ha voluto, Iachini mi ha chiamato e me lo ha confermato. Chiesa? Lui è più giovane, ha una carriera davanti e diventerà fortissimo, io sono venuto qua a fare il mio lavoro. Non mi piace essere chiamato l'erede di qualcuno, darò il massimo sia nel ruolo che era suo sia in qualsiasi altro.
La mia esperienza mi insegna che bisogna avere sempre voglia di vincere, stare sempre sul pezzo. Cercherò di trasmettere questo alla squadra, con l'aiuto di tutti si può fare. Allenatori? Non mi sono trovato mai male con nessuno, dal primo all'ultimo che è stato Gattuso, tutti mi hanno fatto crescere come giocatore e come persona. Sogni da realizzare? Vincere lo scudetto in Italia: a Napoli ci siamo andati vicini, non è facile. A Firenze non ho obiettivi, non mi piace parlarne, dovremo essere sempre concentrati sul campo.
Abbiamo giovani molto forti, il mix con i giocatori d'esperienza è interessante. Mi ha colpito la voglia di andare a giocarsi subito la partita successiva, anche dopo momenti difficili. E' una società seria, familiare. Ci sono giocatori forti come Castrovilli che può diventare un top, ma bisogna andarci piano perché è facile bruciarsi. Se si lavora bene si possono fare grandi cose.
La permanenza in Italia è dettata dall'idea di un progetto importante, sono pronto per mettermi al servizio di allenatore e compagni e fare bene. Condizione fisica? Le sensazioni sono molto buone, la scorsa settimana ho lavorato bene. Sto un passo indietro ai compagni perché hanno già fatto tre partite, ma io sto bene, deciderà il Mister. Se non mi manderà in campo, lavorerò per essere al meglio".
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