E' un po' come una ragazza che deve scegliere come vestirsi per una festa (o magari per andare a fare la spesa): prima si prova un abito, poi ne prova un altro, quindi opta per un pantalone e infine torna alla prima ipotesi. La Fiorentina di Paulo Sousa sta facendo qualcosa di simile, alla ricerca del modulo perfetto. O almeno dei moduli migliori da utilizzare poi durante la stagione. Il 3-4-2-1 che era il marchio di fabbrica lo scorso anno, dovrebbe lasciar spazio a soluzioni diverse.
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Lavori in corso
Prosegue la fase di sperimentazione tattica di Paulo Sousa, che non sembra ancora aver scelto il modulo su cui puntare. E la Juve si avvicina...
Per questo, fin dai primi giorni di Moena, il tecnico portoghese sta sperimentando molti sistemi di gioco. Dal 4-3-1-2 (visto nella prima amichevole) al 4-2-3-1 passando per il 4-3-3 puro visto, ad esempio, anche contro il Celta Vigo. A precisa domanda, nel post gara, il mister viola ha lasciato aperta la questione: "Faremo la scelta migliore quando ci sarà tutta la rosa a disposizione". Insomma, la fase da work in progress resta aperta tanto che stamattina, nel primo allenamento in terra austriaca, Sousa ha rispolverato pure la difesa a 3, con quattro centrocampisti e un trequartista alle spalle di due punte (LEGGI).
Una soluzione che potrebbe sorridere a Giuseppe Rossi, che in questo modo potrebbe convivere con Kalinic. Non ci sarebbe spazio, viceversa, per esterni prettamente d'attacco come Tello o Toledo che invece si esalterebbero nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3. Esperimenti e valutazioni ancora in corso, con l'idea magari di creare una Fiorentina capace di cambiare vestito da una partita all'altra. Anche se la Juve si avvicina e quindi presto arriverà il momento di dare certezze alla squadra.
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