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Fiorentina e svincolati, una politica da cambiare

Tanti saluti a costo zero, mai uno svincolato in 5 anni (COMMENTA)

Redazione VN

In attesa delle prime operazioni in entrata, la Fiorentina comincia questo mercato con già 3 giocatori persi a costo 0 ed un quarto (Boruc) che, salvo sorprese, sta per aggiungersi. Degli altri il solo addio di Kroldrup è indolore, vista l'intera stagione di inattività, mentre per Montolivo e Natali è stata la scelta dei giocatori a determinare la separazione che nel caso del centrocampista pesa tantissimo dal punto di vista del valore economico, oltre che tecnico. Situazioni penalizzanti che però fanno parte del calcio ormai da oltre 15 anni, cioè dalla Legge Bosman del 1996. E che si potrebbero bilanciare sfruttando lo stesso meccanismo per (almeno una parte) del mercato in entrata, come fanno ormai con grande efficiacia alcuni club anche di primissima fascia (vedi il Milan). Cosa che però la Fiorentina non ha voluto, o forse non è riuscita, a fare negli ultimi anni.

Nell'era Corvino il bilancio del "mercato degli svincolati" è stato decisamente negativo. Infatti, a fronte di tanti giocatori importanti persi a scadenza di contratto, sono davvero pochi gli acquisti arrivati con la stessa formula. Nei primi anni di gestione del diesse di Vernole arrivarono in viola diversi giocatori a costo zero: il più importante fu Fabio Liverani, preso nel 2006 dalla Lazio e protagonista di due stagioni da titolarissimo. L'anno prima erano arrivati due semi-titolari come Giuseppe Pancaro e Marco Di Loreto, quest'ultimo insieme a Guilherme Do Prado grazie al fallimento del Torino. Quindi nel 2007 fu la volta di Bobo Vieri e del giovane di belle speranze (poi deluse) Arturo Lupoli dall'Arsenal. Il problema è che i rinforzi - per la prima squadra - a costo zero si fermarono a quell'estate di 5 anni fa. Da lì in avanti iniziarono invece le "perdite", ben più pesanti dal punto di vista tecnico. Il primo addio illustre fu quello di Thomas Ujfalusi, che nel 2008 lasciò Firenze dopo 4 stagioni per approdare all'Atletico Madrid. Insieme a lui se ne andarono - per scelta della società - lo stesso Liverani e Vieri, il cui contratto era di una sola stagione. Nel 2010 è stata la volta di Massimo Gobbi, non un fenomeno ma comunque quello che era stato il titolare ai danni di Pasqual nell'ultima stagione di Prandelli. Ma il 'boom' è arrivato la scorsa estate, con gli svincoli di Marco Donadel, Mario Alberto Santana e Gianluca Comotto (senza citare Mutu e Frey, ceduti a 0 ma non in scadenza di contratto). E adesso i 4 nomi già citati ad inizio articolo. In totale 11 cessioni (quasi tutti titolari) contro 6 acquisti (di cui solo 2-3 titolari).

La speranza è che con Pradè, uno già abituato a muoversi con budget contenuto, le operazioni in entrata a parametro 0 possano aumentare, con tutto il vantaggio che ne consegue. Perchè se è vero che è difficile per la Fiorentina arrivare ad un giocatore di primo livello svincolato - che come tale fa gola anche alle big - anche  prendere 'gregari' o 'buone riserve' può permettere di risparmiare diversi milioni di euro (quest'anno ne sono stati spesi quasi 10 per i vari Romulo, Tanque Silva, Munari, metà Kharja e Olivera) da concentrare sugli acquisti dei 'titolari'.

SIMONE BARGELLINI