Se Pioli si traveste da Zeman: così è cambiata (nel bene e nel male) la Fiorentina

Chi si lamentava, legittimamente, che le partite della Fiorentina fossero noiose, avrà iniziato a ricredersi nelle ultime settimane. Perchè se guardiamo i numeri del 2019, sembra quasi che in panchina sia arrivato Zdenek Zeman. In realtà c'è sempre Pioli, ma qualcosa è cambiato sul terreno di gioco. Merito di Muriel, certo, ma non solo perchè il colombiano non basta a spiegare l'inversione di tendenza. Nel girone di andata i viola avevano segnato 25 gol e subiti 18 (in 19 giornate), una media di 2,26 reti complessive a partita. Nelle 5 partite del girone di ritorno, invece, i gol fatti sono 12 e quelli subiti 8, il che significa una media di 4 gol a partita di cui 2,4 segnati dalla Fiorentina. E se sommiamo anche le 10 reti arrivate nelle due gare di Coppa Italia (9 segnate e 1 subita) si arriva davvero a medie clamorose. Maggiore incisività offensiva, dunque, ma anche più fragilità difensiva, aggiungiamoci le scelte di Pioli che più di una volta ha sbilanciato la squadra con il tridente pesante (come a Ferrara quando è entrato Simeone): il risultato sono gare scoppiettanti e spesso un po' pazze. Per una Fiorentina tornata in piena corsa per l'Europa [CLASSIFICA]

http://www.violanews.com/news-viola/progetto-giovani-e-strutture-ma-anche-pioli-chiesa-e-il-futuro-di-corvino-le-linee-guida-della-fiorentina/