Nel calcio, si sa, contano i numeri, ovvero i risultati finali. Le belle parole, i complimenti degli avversari e degli addetti ai lavori non fanno classifica. Le medaglie sono belle ma non portano trofei, punti e vittorie. Tutto questo per arrivare dire che se andiamo ad analizzare la partita della Juventus neo campione d'Italia ci accorgiamo che ha battuto una Fiorentina padrona del campo per i due tempi senza avere mai l'iniziativa se non nelle occasioni dei gol.
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Sono ancora proficui possesso palla e attacco continuo?
La Juventus vista a Firenze ha battuto la Fiorentina giocando in maniera diversa, ma redditizia.
E' vero che la gara è stata falsata dalla rete negata a Bernardeschi e dal rigore non concesso per chiaro fallo di Rugani su Alonso (pareggiato poi dal rigore fischiato su Kalinic), tutti episodi che avrebbero potuto dare al match un risvolto diverso, ma così non è stato. E' altrettanto vero che poi le partite vengono decise dalle giocate dei singoli calciatori, ma qualcosa conta anche l'impostazione tattica data dagli allenatori.
E allora vi porto all'attenzione alcuni dati: se andiamo a riguardare il possesso palla ci accorgiamo che è stato ad appannaggio della Fiorentina ( 56 vs 44). Scendendo nel particolare: la Fiorentina ha fatto possesso palla per il 41% nella propria metà campo e per il 59% in quella bianconera. La Juventus all'opposto 67% in difensiva e solo il 33% nella metà campo viola. Se facciamo un rapido calcolo (il 33% del 44% totale) solo il 14,6% della gara ha visto la Juventus tener palla nella metà campo avversaria, ma è stato sufficiente per segnare due gol ai viola. Poco sforzo e tanto risultato con massimo cinismo.
Altro dato che ci fa capire il modo di intendere il calcio di Sousa e Allegri: la Fiorentina in fase di non possesso lascia mediamente 3-4 giocatori oltre la propria metà campo (anche se abbastanza vicini alla linea), la Juventus invece si difende con tutti i 10 giocatori di movimento.
Insomma la Fiorentina gioca all'attacco e perde, la Juventus gioca in difesa e opera di contropiede ed espugna il Franchi. La domanda con cui vi lascio è la seguente: vale la pena di giocare all'attacco e avere possesso palla esasperato se poi si raccolgono solo le briciole?
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