Jonathan Ikoné e... Claudio Baglioni. Cosa avvicina il giocatore della Fiorentina al cantautore romano? La nota canzone uscita nel 1974 “Quanta strada da fare”. E di strada, il francese, ne deve fare parecchia per cercare di riconquistare il posto da titolare. Anche la prestazione di ieri contro il Twente ha lasciato molto a desiderare. Impatto molle sulla partita il suo. Non a caso lo abbiamo “premiato” con un cinque in pagella. Di fatto è risultato il peggiore in campo. Un’impresa considerando che ha giocato solo mezz’ora più recupero.
Flop
Quanta strada da fare
Problemi tattici? Di testa? O entrambi? Difficile, quasi impossibile, rispondere. Fatto sta che Ikoné continua ad essere il lontano parente del calciatore ammirato con la maglia del Lilla. Va bene l’ambientamento ad un campionato, la Serie A, completamente diverso da quello francese, ma i mesi passano e il transalpino continua ad essere un punto interrogativo dello scacchiere tattico di Italiano. Il fatto che, contro la Cremonese, il tecnico viola gli abbia preferito Kouamé fa capire quanto sia arretrato nella classifica di gradimento dell’allenatore.
Domenica la Fiorentina sfiderà l’Empoli. Chissà che Italiano, abbonato alle sorprese, non punti proprio sul classe 1998 per dargli una “botta d’adrenalina” e per responsabilizzarlo ancor di più. Nel frattempo la domanda continua ad aleggiare nell’aria: “che tipo di giocatore è Ikoné?”.
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