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Nuovo sindaco, la Fiorentina non ride: avanti tutta con il Franchi

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La Fiorentina confidava in Schmidt per ridiscutere il restyling (e magari un nuovo progetto). E adesso? Dialogo con Funaro o scontro legale
Simone Bargellini Vice direttore 

L'elezione di Sara Funaro, da oggi nuova sindaca di Firenze, ha un risvolto diretto anche sulle vicende legate alla Fiorentina. Che, non è un mistero, avrebbe visto più di buon occhio la nomina di Eike Schmidt, anche e soprattutto per le sue posizioni sulla questione stadio: stop ai lavori del Franchi e apertura verso un eventuale nuovo impianto. Sara Funaro, invece, ha sempre sostenuto la linea della continuità rispetto a Nardella: avanti con il restyling del Franchi e "troverò una soluzione per concludere i lavori". Quella di oggi suona, dunque, come una sconfitta per laFiorentina a cui adesso resta solo la strada della battaglia legale, ammesso che davvero voglia intraprenderla, per mettere in discussione il progetto che, nel frattempo, è già ben avviato con le ruspe in azione. Prima di tutto, però, c'è da aspettarsi un confronto e un dialogo tra le parti, nella speranza che tra la Fiorentina e la neoeletta possa scattare subito il feeling giusto per il bene di Firenze e della stessa squadra viola.

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Nodo stadio, non è solo Firenze

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Sicuramente non si placherà il dibattito dei pro e contro restyling, dei favorevoli e contrari al nuovo stadio. Del resto siamo fiorentini. Ma è giusto anche rilevare che - purtroppo - il nodo stadio resta difficile da sciogliere un po' ovunque in Italia e non solo a Firenze. Basta dare uno sguardo alle notizie di questi ultimissimi giorni: a Milano, dopo anni e anni di ipotesi, plastici e discussioni, solo 3 giorni fa il sindaco ha illustrato l'ennesimo progetto di restyling di San Siro (con possibilità di acquisto) a Milan e Inter che parallelamente hanno opzionato ciascuno un terreno, sperando di poter costruire. Certezze zero. E la Roma? Dopo gli annunci e i progetti sull'area di Pietralata (ennesima area individuata nel corso degli anni), i sondaggi geologici e gli scavi preventivi si sono bloccati mesi fa, per una serie di provvedimenti del tribunale civile e poi del Tar e - stando al Messaggero di oggi - la speranza iniziale di costruire l'impianto per il centenario del 2027, è ormai tramontata. Come dire che, al di là delle schermaglie elettorali, costruire un nuovo stadio a Firenze sarebbe stato, come minimo, un processo lunghissimo e pieno di intoppi anche in caso di vittoria del centrodestra. Con Funaro la priorità resterà, ad oggi, l'Artemio Franchi.

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