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LA PARABOLA DI SASHA

Che fine ha fatto? Iakovenko, il vice-Gomez per sbaglio che oggi scopre talenti

Alessio Vannini

Due giorni dopo, Iakovenko parlò nella consueta conferenza stampa di presentazione, dei problemi avuti in Italia: "In Italia ho avuto un problema soltanto: mi sono infortunato prima di arrivare alla Fiorentina e ho avuto problemi di inserimento a causa di quello. Sono stato fermo un mese e non mi sono ripreso al 100%. Il calcio italiano è molto difensivo, per un attaccante è difficile emergere, quello spagnolo invece è molto più aperto." In Spagna giocò 9 partite, segnando anche una rete all'esordio contro il Rayo Vallecano. Non avendo nessuna opzione per una permanenza al Malaga, Sasha (soprannome col quale veniva chiamato in Ucraina), fece ritorno alla Fiorentina. A Firenze, nella stagione successiva, non fece neanche una presenza e al termine del mercato di gennaio, firmò un nuovo prestito con gli olandesi dell'ADO Den Haag. Due gol, di cui uno sempre all'esordio, e un assist in 11 partite non convinsero neanche il club dei Paesi Bassi. Per questo motivo, Iakovenko tornò un'ultima volta alla Fiorentina. Il 1° febbraio del 2016 l'ucraino e la Fiorentina rescissero il contratto con 6 mesi d'anticipo. Il giorno dopo tornò in patria firmando con la Dinamo Kiev. Dopo sole sei presenze, decise al termine della stagione di ritirarsi a soli 29 anni.