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DOPO TANTA ATTESA, UN BEL PANORAMA

Inizio soft: se la Fiorentina “beta” fa filotto, con quella ideale ci divertiamo

Inizio soft: se la Fiorentina “beta” fa filotto, con quella ideale ci divertiamo - immagine 1
Il calendario offre un assist prezioso alla Fiorentina che ha finalmente centrato il colpo Gudmundsson e può sfruttare un tunnel di accelerazione che porta all'Atalanta dopo la sosta
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Terracciano; Quarta, Pongracic, Biraghi; Dodo, Amrabat, Mandragora, Parisi; Colpani, Sottil; Kean.

Questa, che tiene conto di squalifiche, tempistiche di arrivo e questioni di mercato, è la formazione titolare della Fiorentina ad oggi. Col Parma mancherà Ranieri, squalificato appunto, e ci sarà Biraghi al suo posto; inoltre forse Terracciano terrà il posto ancora per una, due, o tre partite prima di un ampiamente preventivabile inserimento di De Gea, stesso ragionamento in termini più snelli per Mandragora-Richardson. Ma rileggetela un attimo: non è una brutta formazione. Magari non è una formazione che può competere per l'Europa (per quella rimandiamo a qualche riga sotto e a qualche giorno più avanti), ma sicuramente è una formazione che può arrivare alla sosta con un filotto di vittorie, dati gli avversari del primo ciclo di partite.

Fate pure tutti gli scongiuri che volete, ma Parma, Venezia e Monza in campionato e Puskas Akademia due volte in Conference League sono tutti e quattro avversari sulla carta inferiori a questa Fiorentina "beta", prima della sosta alla fine della quale ci aspetta l'Atalanta. La versione "beta", nel gaming, è la versione iniziale, già riproducibile ma ancora non completa, di un videogioco, spesso usata per i test finali prima del rilascio. Per cui il discorso è molto semplice: se aggiungiamo a questa formula, provvisoria per il Tardini, De Gea, Ranieri, Richardson e soprattutto Gudmundsson (in arrivo, finalmente, a Firenze), viene fuori qualcosa di estremamente interessante. Fateci sapere nei commenti: secondo voi dove si può arrivare con questa formazione? E teniamo conto del fatto che il mercato non è finito, quindi c'è spazio per altri aggiustamenti. Sopra abbiamo messo quella probabile di Parma, qui mettiamo invece quella "ideale".


De Gea; Quarta, Pongracic, Ranieri; Dodo, Amrabat, Richardson, Parisi; Colpani, Gudmundsson; Kean. 

E ci giochiamo anche la formazione B, che qui non vuol dire beta ma vuol dire alternative: Terracciano; Comuzzo, Baroncelli, Biraghi (da gennaio Valentini); Kayode, Barak/Bianco, Mandragora, Fortini; Ikoné, Sottil; Beltran/Kouamé. Non contiamo Nico Gonzalez finché non sarà chiaro (chiaro e scuro?) il suo futuro, sottolineiamo come forse manchi un vice Pongracic, a meno che non si voglia far scalare Quarta in mezzo ed inserire uno fra Kayode e Comuzzo da braccetto a destra.

E' il meglio che c'è

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Un'altra questione: in molti si sono chiesti se ci fosse vita oltre Gudmundsson. Sì, sicuramente sì, ma a quel prezzo uno forte come Albert e già abituato alla Serie A non esiste. La situazione processuale e il rischio che ne deriva hanno abbassato la valutazione che altrimenti (ricordate gennaio?) sarebbe stata molto più alta, la formula del prestito con obbligo condizionato riduce il potenziale danno che deriverebbe da una condanna in autunno inoltrato. E poi, dato che il processo è in corso (a marzo era stato archiviato, poi un ricorso ha rimesso tutto in ballo), Gudmundsson non andrà nemmeno in Nazionale nella sosta di settembre, potendo lavorare per recuperare questi giorni di limbo a Genova, con i postumi di un infortunio ormai in via di smaltimento.

Infine, ci fa piacere tornare a un mese fa, 17 luglio, quando chiudevamo un articolo di commento alla cessione di Milenkovic con queste parole: "Saremo pronti a far suonare le fanfare della critica, ma solo se il 31 agosto non saremo soddisfatti. [...] Aspettiamo allora di avere veramente qualcosa in mano su cui misurare l'ambizione della Fiorentina. Tutto il resto è estremamente parziale". A due settimane dalla chiusura dei battenti del mercato, ancora non ci esponiamo, ma possiamo dire di essere felici di non esserci, consapevolmente, esposti allora.

Gudmundsson
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