Chiarisco subito un punto fondamentale: se alcuni giocatori sorridono, lo possono fare soltanto nella speranza di continuare a non avere nulla a che fare con questa pandemia e nella consapevolezza che ci sono già troppi morti e troppi danni a livello economico e sociale per poter anche solo lontanamente guardare alla spensieratezza del vero calcio. Perché quello che riprenderà a rotolare, se lo farà entro l'anno, sarà un pallone sgonfiato dell'entusiasmo della gente. Ci sono delle esigenze, vanno rispettate per questione di sopravvivenza, ma oltre questo c'è solo la voglia di voltare pagina, o magari di svegliarsi nel letto grondanti di sudore per scoprire che è stato tutto un brutto sogno.
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Il borsino della quarantena: c’è anche chi può sorridere tra i nuovi arrivati viola
In attesa di capire quando si potranno raccontare di nuovo le loro gesta
Tuttavia, se, da inguaribili ottimisti, vogliamo trovare un motivo per distendere l'atmosfera, possiamo pensare a Christian Kouamé, che si trova in una situazione analoga a quella di Ribery, ma ovviamente non ha ancora esordito con la numero 9 della Fiorentina. Ebbene, la gazzella ivoriana a questo punto ha avuto tutto il tempo per recuperare dal lungo infortunio e, nell'ottica di una ripartenza, avrà accumulato meno ritardo nei confronti dei compagni e potrà rendersi molto utile alla causa. Più tempo invece, a prescindere dalla quarantena, servirà a Kevin Agudelo, che per ora ha racimolato qualche minuto allo Juventus Stadium e molte stories divertenti con la compagna Isabella. Il suo lavoro è prettamente tattico, quindi non può studiare movimenti e linee di passaggio da regista alla Pizarro mentre è segregato in casa: per lui il tempo si è fermato, e riprenderà a scorrere, forse, a partire dal mese prossimo.
Altri due che possono trovare dei lati positivi in tutta questa faccenda sono Igor e Patrick Cutrone. Il brasiliano ha ben impattato sul mondo viola, ma parte dietro al più esperto Martin Caceres; al momento di ricominciare, l'età più verde ed il fisico più fresco dell'ex SPAL potrebbero rappresentare un vantaggio sul compagno di reparto. Cutrone invece era finito dietro a Vlahovic nelle gerarchie di Iachini, e lo stop forzato del campionato ha sicuramente arrestato quella che era l'inerzia in favore del serbo. I due ripartiranno da zero, pronti a darsi battaglia per gonfiare la rete.
Invece, Sofyan Amrabat stava spadroneggiando su tutti i centrocampisti del panorama italiano quando ha dovuto arrestare il suo moto perpetuo. Non c'è nessun dubbio sul fatto che anche lui, come tutte le altre centinaia di atleti del massimo campionato italiano, si stia tenendo in forma al meglio delle sue possibilità, ma certo stava attraversando un magic moment forse irripetibile. O magari no, ed è quello che ci augureremmo. Serve tanto l'Amrabat di questi mesi a questa Fiorentina. Ed è proprio l'arrivo del mediano marocchino che rischia di togliere luce ad Alfred Duncan, sbarcato a Firenze dallo spumeggiante Sassuolo proprio per trovare più spazio e adesso costretto a stare fermo mentre il termine del prestito di Amrabat al Verona si avvicina. Logico credere che la scadenza verrà prorogata, però un concorrente così illustre che incombe all'orizzonte non può che proiettare al ribasso le quotazioni alla ripresa del nuovo numero 88 gigliato.
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