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Fiorentina e il nuovo anno. Quattro propositi per un bel 2023 Viola

Fiorentina e il nuovo anno. Quattro propositi per un bel 2023 Viola - immagine 1
Come rendere il 2023 roseo. Anzi, Viola

Filippo Caroli

Primo giorno dell'anno. Tempo di bilanci e pause di riflessione. E fra un panettone e un altro, dopo un pranzo in famiglia o un aperitivo in centro con amici che non si vedeva da una vita, viene spontaneo provare a immaginare che cosa vorremmo ci portasse il nuovo anno. "Quest'anno inizierò la palestra, "È l'anno giusto per comprare una mountain bike, "Nel 2023 troverò l'amore". Stiamo parlando dei tanto famigerati buoni propositi per l'anno nuovo. Un grande classico del periodo natalizio che non può che riguardare anche la Fiorentina, protagonista di un 2022 positivo, ma che per  continuare a far bene dovrà certamente darsi da fare anche nell'anno che è appena iniziato. Proviamo allora a immaginare insieme quali potrebbero essere i buoni propositi per i prossimi 365 giorni a tinte Viola.

Continuare a mettere il medesimo impegno nelle battaglie politiche

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Se c'è una cosa rispetto a cui non si può muovere mezza critica a Rocco Commisso e alla sua Fiorentina è la grande forza che il presidente Viola ha sempre profuso nella lotta ad un calcio più equo e sostenibile. Perché in un sistema che sta implodendo su sé stesso la Fiorentina rappresenta un'eccellenza ma anche un'eccezione. E le recenti inchieste che stanno prendendo di mira il calcio italiano danno ulteriore ragione al patron Viola. La speranza è che non venga perso quest'impeto. Anche se...

Essere un po' più 'diplomatici'

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Perché sebbene la Fiorentina sul tema dei debiti e della situazione finanziaria delle squadre sia sempre stata dalla parte del giusto, quasi sempre è passata la linea dei soliti noti. E allora, forse, invece di caricare sempre a testa bassa, a volte servirebbe maggiore equilibrio. Anche perché quando ti metti a sedere attorno ad un tavolo, purtroppo o per fortuna, devi sempre acconsentire a qualche compromesso.

Gestire meglio le finestre di mercato

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Perché al tifoso fiorentino piacerebbe che, quando possibile, i giocatori forti rimanessero a Firenze. E se proprio devono partire (nessuno è incedibile, per carità), che vengano sostituiti a dovere. Un qualche cosa che non sempre è riuscito in tempi recenti. Anche se con un Re Mida come Italiano, a cui va dato il merito alla società di averci creduto incondizionatamente, vale sempre il detto 'tutti importanti, nessuno indispensabile'.

Dare tutto in Conference

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Perché è vero che la Fiorentina deve rimontare diverse posizioni in campionato ed è doveroso fare uguale o meglio dello scorso anno. Ma dio solo sa cosa potrebbe accadere a Firenze se la Viola dovesse portarsi a casa un trofeo, europeo per giunta. E la squadra gigliata ha tutte le carte in regola per giocarsela fino in fondo.