Alla guida dello Spartak Mosca, in Russia, ha avuto modo di vedere da vicino “Sasha” Kokorin (segnò un goal in Zenit-Spartak 5-1, del 6/08/2017 ndr). Si aspettava tutte queste difficoltà nel suo ambientamento in Italia?
L'intervista
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Ci ho giocato contro e mi aveva fatto un'ottima impressione. È un centravanti che ha qualità tecniche e fisiche. Sicuramente stare un anno fermo gli ha fatto dei danni, ma a me piaceva quando l'ho incontrato da avversario, in Russia. Può tornare ai suoi livelli, ma dovrebbe giocare con più continuità. Per acquisire maggiore fiducia e conoscere meglio il calcio italiano. Normale che avendo davanti Vlahovic non sia facile avere spazio. Quello che ho visto nello Zenit, quando allenavo lo Spartak, era un buon giocatore.
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