Uno su mille ce la fa, cantava Gianni Morandi. La percentuale di chi trova fortuna lasciando la Fiorentina è magari un po' più alta, anche se negli ultimi anni sono molti gli esempi di chi non ha trovato fortuna lontano da Firenze: da Nastasic a Jovetic passando per Neto, solo per citarne alcuni. L'ultimo big a salutare, in ordine cronologico, ce la sta facendo e alla grandissima. E pensare che in maglia viola è stato a lungo oggetto di critiche e di mugugni. Marcos Alonso oggi è un titolarissimo del Chelsea capolista della Premier League, eppure in molti lo avevano 'bollato' come non all'altezza della Fiorentina. E' vero che il suo ambientamento non è stato facile, dopo l'arrivo a costo zero nell'estate 2013. C'è voluta un'esperienza in prestito al Sunderland per fargli ritrovare fiducia e poi rilanciarsi, prima con Montella e poi soprattutto con Paulo Sousa a cui Alonso (e la Fiorentina) devono molto.
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Quando l’ex viola ce la fa: Alonso dai mugugni del Franchi al top della Premier
La grande ascesa di Marcos Alonso, diventato un titolarissimo del Chelsea che vola in Premier League. E pensare che non veniva considerato all'altezza della Fiorentina...
E così il presunto "pacco" si è trasformato in un colpo di mercato del Chelsea da 24 milioni di euro. E a Londra lo spagnolo si è subito imposto: appena due gare in panchina, poi l'esordio da subentrante con l'Arsenal nella sconfitta 3-0 e da lì una maglia da titolare che è coincisa con la striscia record della squadra di Antonio Conte. 9 presenze per tutti i 90' per Alonso (con un gol) e 9 vittorie consecutive dei Blues, che stasera in caso di vittoria col Sunderland allungherebbero a +6 sulle inseguitrici. Insomma Marcos Alonso sta vivendo una favola e a Firenze adesso lo rimpiangono, sperando che Maxi Olivera possa imitarlo e far ricredere gli scettici sul suo conto.
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