Tutto pur di aggrapparsi ad un sogno oppure meglio non mettere freni all’orgoglio e accantonare calcoli e turnover? E’ con questa domanda che si apre una dieci giorni viola che, per quanto riguarda il campo, si preannuncia insolitamente interessante e ricca di spunti. Il nocciolo della questione è molto semplice: sabato lo Stadium ospiterà Juventus-Fiorentina, con i bianconeri ad un solo punto dall’ottavo scudetto matematico, mentre giovedì 25 sarà l’Atalanta a ricevere i viola per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Subordinare le scelte di formazione della prima partita rispetto alla seconda permetterebbe a Montella e alla squadra di giocarsi con più freschezza le residue speranze di centrale la semifinale di coppa, concetto ancora più valido se pensiamo che l’Atalanta potrà godere di 49 ore di riposo in meno rispetto ai viola (LEGGI).
A fare da contraltare, però, ci sono due aspetti da non sottovalutare. L’onore, dicevamo: andare a vincere in casa della Juventus è un’impresa quasi impossibile per questa Fiorentina, alla quale potrebbe tranquillamente non bastare il massimo sforzo per evitare la festa dei bianconeri. Il problema è che l’orgoglio non ha lo stesso peso per tutti. Vale per i tifosi, ma in parte anche per i giocatori. E qua entra in gioco il fattore autostima, con la squadra viola reduce da una settimana complicata e più in generale da due mesi senza i tre punti. Vero è che la Fiorentina ha ormai poco o niente da chiedere alla classifica, ma una vittoria a Torino sarebbe un’iniezione di fiducia rinvigorente e propedeutica in vista della sfida di Bergamo. Alla fine, torniamo al quesito di partenza: meglio dare il massimo sia in campionato che in coppa oppure focalizzare l’attenzione sulla gara dell’Atleti Azzuri d’Italia? A voi la risposta.
IL DOPPIO FILO DI JUVENTUS-FIORENTINA: LO SCUDETTO E L’ONORE
Roberto Cavalli torna all’attacco: “Fiorentina penosa, così non c’è futuro. Non è giusto”
Bucchioni: “La Fiorentina cercava un capro espiatorio. Montella non ha la bacchetta magica”
Ma per cortesia. Giochiamo di sabato e a Bergamo di giovedì. Questa squadra inoltre non è affaticata per via delle coppe europee che non ha giocato. Se non ci sono dei problemi fisici particolari dei singoli avanti coi titolari a Torino e sputare il sangue. Grazie.
A me viene voglia solo di stemperare gli animi e oggi leggendo il nome dell’arbitro di domani della juve, Turpin, mi è venuto in mente che con una pronuncia diversa c’era un comico del cinema muto americano che si chiamava Ben Turpin, con una caratteristica fondamentale: era strabico… ma non lo avranno scelto per questa similitudine?
Montella non mi provoca grandi entusiasmi……non che non sia un buon tecnico, ma se prendiamo come riferimento i suoi anni migliori con noi, sono convinto che questi non si potranno ripetere. In quel contesto ambientale e con quei giocatori di classe sopraffina, ha potuto sviscerare il suo modulo di gioco alla perfezione con un alchimia tra tifosi, società, giocatori e dirigenti improponibile oggi. Gli auguro un buon lavoro ma se non si cambia rotta sugli obiettivi…..la vedo dura per lui e per noi.
Se ci fosse stato ancora Pioli non avrei avuto dubbi: riserve in campo con la Juventus. Ma adesso, con Montella, la partita può servire a perfezionare qualche idea di gioco del nuovo mister. Comunque a Chiesa e Muriel non farei fare più di un tempo, per preservarli per la Coppa.