Keep calm. Potremmo dirla così, all’inglese, perché di pancia la valutazione non potrebbe che essere caratterizzata da pessimismo e preoccupazione. Ma questo è calcio di luglio e, si sa, di questi tempi è giusto usare grandissima cautela. Nel bene, e nel male. E così veniamo alla Fiorentina e alle indicazioni arrivate dalle prime due amichevoli inglesi. Un pareggio 1-1 col Bolton venerdì e, ieri, una sconfitta 2-1 col Preston. Formazione di terza serie la prima, di Champioship (serie B) la seconda. Due risultati non esattamente esaltanti ma, soprattutto, due prestazioni che certo non hanno riempito gli occhi. E qua vale la pena sottolineare come tutti abbiano notato il carico che Raffaele Palladino sta mettendo nelle gambe dei suoi.
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Palladino e l’intenso lavoro atletico. Ma il centrocampo preoccupa
Le amichevoli della Fiorentina hanno dato indicazioni molto chiare
Un lavoro atletico pesantissimo, che sta mettendo a dura prova il fisico di Biraghi e compagni. Ovvio, quindi, che la squadra non sia brillante e che fatichi sul piano della brillantezza. Anzi. Sarebbe preoccupante il contrario. Condizione, ma non solo. Non si può sottovalutare il fatto che dopo tre anni la Fiorentina ha avviato una rivoluzione tattica passando dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 e che, soprattutto, manca ancora tutto il centrocampo. È quello, ad oggi, il ritardo più preoccupante. Vediamo comunque cosa e chi sta funzionando meglio e, al contrario, reparti e singoli più in difficoltà.
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