Uno è uruguaiano, ma con origini italiane. L’altro è olandese. In due fanno appena 48 anni. Oltre che dall’anno di nascita (1991), sono accomunati dal ruolo: centrocampista. I protagonisti in questione sono Matias Vecino e Marten De Roon, avversari stasera al Franchi in occasione di Fiorentina-Atalanta. Se le rispettive squadre stanno andando a gonfie vele, il merito è anche di questi due baldi giovani.
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Vecino e De Roon, uomini copertina a sorpresa
Nati nel 1991, l’uruguaiano e l’olandese stanno prendendo in mano il centrocampo di Fiorentina e Atalanta
Vecino poteva lasciare Firenze in estate, destinazione Napoli. I partenopei avevano addirittura offerto dieci milioni di euro per lui. Niente da fare, però. Adesso Matias è uno dei punti fermi della Fiorentina, il pupillo di Paulo Sousa che avrebbe voluto farlo giocare titolare già all’esordio contro il Milan. Non solo qualità, ma anche tanta quantità. Contro l’Inter, ad esempio, ha corso dodici chilometri. Un’enormità. Con Badelj – altra nota lieta di quest’avvio di stagione - forma una diga di centrocampo difficilmente superabile. La Fiorentina è meno spettacolare rispetto a quella targata Montella, ma sicuramente è più equilibrata. Merito, come ha detto Gonzalo Rodriguez qualche giorno fa in conferenza stampa, del croato e di Vecino. In Portogallo contro il Belenenses, il nativo di Canelones è stato di un’altra categoria. La sua staffilata dal limite ha propiziato il vantaggio di Bernardeschi. E’ vero, la squadra di Sa Pinto era poca cosa, ma il classe 1991 ha dimostrato una personalità incredibile. Matias continua a stupire e nel frattempo ha messo in panchina un top player come Mario Suarez. E non è da escludere che un giorno, oltre alla maglia viola, possa vestire anche quella azzurra della nazionale italiana, visto che la sua famiglia ha origini molisane.
Molti, soprattutto a Firenze, si chiederanno chi è Marten De Roon. L’olandese è il faro, il cervello del centrocampo dell’Atalanta. Nato a Zwijndrecht e cresciuto nelle giovanili del Fayenoord, ha debuttato a soli diciotto anni in Eredivisie con lo Sparta Rotterdam. Gli orobici l’hanno acquistato in estate dall’Heerenveen per un milione e trecentomila euro. Ha disputato fin qui tutte le gare di campionato, andando anche in gol, ma in Coppa Italia, nella vittoria per 3-0 contro il Cittadella. Corre, difende senza perdere lucidità in fase d’impostazione. Lunedì sera con la Sampdoria ha recuperato una serie innumerevoli di palloni, rilanciando sempre l’azione con ordine ed eleganza. Bravo, quindi, sia a costruire la manovra, sia ad interrompere sul nascere il gioco avversario. Il direttore dell’area tecnica nerazzurra Giovanni Sartori era stato criticato dai tifosi dopo le cessioni di Baselli e Zappacosta al Torino. I fan della Dea, però, si sono dovuti ricredere una volta visto all’opera il regista olandese.
Vecino contro De Roon, uomini copertina a sorpresa.
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