- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
FLORENCE, ITALY - OCTOBER 26: Niccolo' Fortini and f0.9 of ACF Fiorentina reacts during the Serie A match between ACF Fiorentina and Bologna FC 1909 at Artemio Franchi on October 26, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Le parole di Edin Dzeko al termine della gara tra Fiorentina e AEK Atene in Conference League hanno diviso molto l'opinione pubblica. Tony Damascelli, sulle pagine del "Il Giornale", ha criticato aspramente la Curva viola e ha espresso grande ammirazione per le parole del bomber bosniaco:
Dzeko è un bosniaco tosto, a trentanove anni può parlare di calcio, ma soprattutto di vita. Nato a seguito dello scoppio della guerra in Bosnia ed Erzegovina, è stato costretto a spostarsi dalla sua città natale in giovane età. Sono stati giorni molto duri per lui e la sua famiglia. Non può neanche esserci paragone con il momento difficile che sta attraversando la sua Fiorentina, sconfitta ancora una volta in questa stagione. Eppure il bosniaco, nel post partita ha voluto rispondere con forza alle critiche piovute dai tifosi al Franchi (QUI LE SUE PAROLE). Se un calciatore dalla grande esperienza, con più di mille partite giocate, si è lamentato del pubblico di Firenze bisogna credergli. Concordo, se si limitassero soltanto a fischiare, ma accade altro a Firenze e nelle avariate curve calcistiche, l’insulto, la minaccia, l’aggressione verbale. Si potrebbe, una volta per tutte, fermarsi, ritirarsi, ci vorrebbe un’idea coraggiosa e innovativa per bloccare tutto ciò. Provi Dzeko a fare il primo passo, ricordando che a Sarajevo a fischiare erano le bombe
© RIPRODUZIONE RISERVATA