"Sono un ragazzo fortunato, perchè... io sono ancora qua". Potrebbe cantarla Vincenzo Montella, unendo due grandi successi della musica italiana. Perchè conservare la panchina nella sua condizione non è roba da tutti, anzi è un autentico privilegio. Non abbiamo niente contro il tecnico della Fiorentina, sia ben chiaro, semmai sono i numeri a parlare chiaro. Dopo 3 sconfitte consecutive contro Cagliari, Verona e Lecce alla maggioranza degli allenatori sarebbe stata recapitata una lettera di esonero, figurarsi che a qualcuno è successo anche dopo una vittoria (Giampaolo). Quando si vivono due interi mesi di involuzione (dalla bella vittoria col Milan del 29 settembre in poi) nei quali si ottengono 2 vittorie poco convincenti, 2 pareggi e 4 sconfitte, è comune pensare che un allenatore sia messo in discussione. Ricordando anche che la Fiorentina "vanta" il peggior score in assoluto contro le tre neopromosse (appena 1 punto).
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Tra Jovanotti e Vasco, lo strano caso della panchina di Montella
Il tecnico confermato da Commisso nonostante i numeri impietosi: 3 sconfitte di fila, solo 4 vittorie in 21 partite
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E quanti altri allenatori sarebbero stati confermati dopo il disastro dello scorso anno? Considerando anche quel periodo, il bilancio dell'intera gestione Montella-bis è clamoroso: 4 vittorie, 6 pareggi e ben 11 sconfitte in campionato, una media da retrocessione. Certo da una stagione all'altra è cambiato praticamente tutto, ma il fardello rimane e si somma alle difficoltà dello stesso Aeroplanino nelle precedenti esperienze con Sampdoria, Milan e Siviglia. E' giusto anche dire, infine, che tutte le colpe del momento viola non possono essere del mister e che non sempre il cambio in panchina porta benefici. Ma sicuramente Montella può, ad oggi, ritenersi molto fortunato. MA LA FIDUCIA E' A TEMPO...
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