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Corriere dello Sport

CorSport: “Quando Landucci predisse l’esplosione di Moise Kean a Firenze”

Kean
L'ex Juventus e le sue parole su Moise Kean
Redazione VN

La carriera di Moise Keanè stata un percorso lungo e complesso, fatto di tappe, prestiti e occasioni mancate, prima di approdare a Firenze e trovare una vera “Itaca”. Cresciuto nella Juventus,con cui ha esordito in Serie A a 16 anni, ha vissuto esperienze alterne tra Italia, Inghilterra e Francia, senza mai riuscire a imporsi in maniera stabile. Proprio a Firenze, paradossalmente terra tradizionalmente “antijuventina”, ha trovato il suo equilibrio, grazie anche all’intuizione di Raffaele Palladino,che ha creduto in lui nonostante un rendimento deludente nelle stagioni precedenti.

Il salto decisivo è arrivato dopo anni di numeri modesti in bianconero: 13 gol in 92 presenze con la Juve contro i 25 messi a segno nell’ultima stagione, metà delle partite ma il doppio delle reti. In precedenza, aveva assaggiato il calcio internazionale all’Everton, spesso sacrificato fuori ruolo, e al PSG, dove ha avuto l’opportunità di giocare accanto a campioni come Mbappé e Neymar, riuscendo comunque a lasciare il segno con 13 gol in Ligue 1. La sua parabola ha alimentato paragoni scomodi, come quello con Balotelli, complice qualche episodio di indisciplina fuori dal campo.

Determinante per la sua rinascita è stata anche la fiducia ritrovata: a Firenze Kean si sente stimato e valorizzato, i “colpi di testa” sono rimasti solo in campo, trasformandosi in gol pesanti. La profezia del vice di Allegri, Marco Landucci — convinto che a Firenze avrebbe segnato 20 reti — si è rivelata quasi esatta, con 19 gol in campionato e 25 complessivi. Oggi Kean ha scelto di restare alla Fiorentina, riconoscente verso l’ambiente che lo ha rilanciato, e con in testa un obiettivo preciso: arrivare al Mondiale 2026 da protagonista, portando con sé i gol che tengono viva la speranza di rivedere l’Italia nella competizione più importante. Lo scrive il Corriere dello Sport.