Il centrocampo è il punto nevralgico delle difficoltà della Fiorentina in questo avvio di stagione.Contro il Napoli, la squadra di Pioli ha faticato sia in fase di possesso che in quella di non possesso, con numeri eloquenti: appena il 61,6% di precisione nei passaggi nella trequarti offensiva e un Fagioli poco incisivo, autore di soli 41 tocchi in 65 minuti e nessun passaggio riuscito negli ultimi metri. La mancanza di spaziature corrette ha creato vuoti evidenti, con il regista spesso abbassato tra i difensori e le mezzali troppo alte, lasciando la squadra senza soluzioni verticali.

Corriere Fiorentino
CorFio lancia l’allarme: “Fiorentina, in mezzo al campo c’è una voragine!”
L’ingresso di Nicolussi Caviglia e Fazziniha dato segnali incoraggianti: il primo con ordine e precisione nei passaggi, il secondo con intraprendenza e l’assist per Piccoli. Tuttavia, la costruzione offensiva rimane acerba e questo ha avuto ripercussioni dirette anche su Moise Kean.L’attaccante non solo non ha ancora trovato conclusioni nello specchio, ma è drasticamente calata la sua capacità di attaccare la profondità e condurre il pallone verso l’area avversaria, passando dai 33 metri medi percorsi lo scorso anno ai soli 12 di questa stagione.
La scarsa incisività sotto porta è diventata un dato preoccupante: la Fiorentina è quintultima per tiri in porta a partita (2,33) e penultima per percentuale realizzativa, un crollo rispetto alla scorsa stagione chiusa col miglior dato in Serie A. Anche la difesa ne risente, esposta dalle difficoltà del centrocampo: con 4,9 xG concessi in tre gare e il primato negativo di tiri subiti, De Gea è già il portiere più impegnato del campionato. Pioli dovrà lavorare non solo sulla pressione alta, che mostra segnali positivi, ma soprattutto sulle letture e le scelte dopo il recupero palla, per restituire equilibrio e concretezza a una squadra che oggi sembra priva di un centro di gravità. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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