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La Nazione

Capitan Ranieri è cosi, divisivo ma coraggioso: quella con Leao una di tante

Luca Ranieri
Luca Ranieri può piacere o non piacere, ma è un giocatore molto plateale in campo in termini di atteggiamento
Redazione VN

Con lui o contro di lui. Luca Ranieri è così: divisivo. Piace (e tanto) al popolo viola, specie quello di curva col quale può vantare un bel rapporto extra campo, ed è "odiato" (in termini sportivi) da squadre e tifoserie avversarie. E, come scrive La Nazione, non perché sia scorretto ma per un modo di esprimersi sul terreno di gioco che in alcuni casi ha portato tecnici e giocatori rivali a perdere le staffe. L’esempio più eclatante è stato quello andato in scena sabato a San Siro, dove il capitano ha richiamato in modo plateale l’attenzione dell’arbitro Ayroldi indicando un applauso ironico di Leao all’indirizzo del fischietto: atteggiamento che se da un lato è valso il giallo al portoghese, dall’altro ha attirato le ire dei tifosi del Milan che via social se la sono presa con il difensore.

Non era la prima volta

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Ma quello del Meazza è stato solo uno dei gesti più discussi di cui si è reso protagonista Ranieri: già lo scorso anno, a Roma, il centrale diede di «miracolato» a Cristante (all’inizio pareva che l’epiteto fosse stato rivolto a Paredes) mentre in questa stagione il classe ’99 si è fatto notare per bollenti faccia a faccia con Lautaro Martinez («Non ti ho toccato, non fare il pagliaccio!» urlò all’argentino dopo un contatto) e Weah della Juventus. In mezzo anche una frecciata di Simone Inzaghi, che si rivolse al viola con un eloquente «Ranieri, stai muto!» quando il difensore dopo soli 24'' dall’inizio del match al Meazza protestò per un fuorigioco.

Ranieri