Prosegue la rubrica Stadi d'Europa, uno studio sugli stadi costruiti recentemente nel vecchio continente e non solo sulla falsariga del progetto viola alla Mercafir. Oggi si vola ad est, ed in particolare in Polonia, con la descrizione della "PGE ARENA GDANSK", DANZICA-POLONIA
news viola
STADI D’EUROPA: La Polonia avanza, ecco la PGE Arena di Danzica
Prosegue la rubrica Violanews.com sugli impianti più moderni, in attesa della Mercafir
Euro 2012 come la manna dal cielo. Non tanto per il movimento calcistico polacco, con una Nazionale carica di aspettative che subì una cocente eliminazione subito ai gironi, bensì sul fronte stadi. Nuovi, belli, accoglienti e con tutti i requisiti minimi imposti dalla UEFA per poter disputare match internazionali e finali delle coppe europee. La PGE Arena Gdansk è solo uno di questi, situata nella città sul Mar Baltico che ha accolto a braccia aperte la competizione continentale con la costruzione di nuove infrastrutture di ultima generazione. Progettato appositamente per Euro 2012, il 31 gennaio 2008 il Comune di Danzica affidò l'incarico per la costruzione allo studio Rhode-Kellerman-Wawrowski di Dusseldorf, leader in Germania ed in Europa che ha curato negli anni la costruzione dell'Arena Gelsenkirchen, casa dello Schalke 04, e dello stadio di Hannover. Niente male come inizio. I lavori di costruzione iniziarono il 2 aprile 2008, quando l'area fu isolata e preparata alla costruzione dell'impianto, con la liquidazione dei terreni adiacenti e l'abbattimento di alberi ed arbusti, mentre a dicembre dello stesso anno fu posata la prima pietra: a marzo dell'anno successivo invece ebbe inizio la costruzione vera e propria delle tribune, completata al termine del 2010, quando lo stadio era finalmente pronto per essere aperto.
Per motivi di sicurezza la gara inaugurale tra Polonia e Francia del 19 luglio 2011 fu spostata a Varsavia, e così la prima gara ad essere disputata nella PGE Arena fu quella tra la casa di casa il Lechia Gdansk, e il KS Cracovia del 19 agosto. Erano trascorsi poco più di tre anni e mezzo dall'assegnazione dell'appalto allo Studio RKW all'apertura ufficiale, ed il costo totale dell'operazione si fermò a 185 milioni di Euro, molti meno rispetto ai 300 circa che la Fiorentina ha intenzione di stanziare per il progetto Mercafir.
Dotato di 43.615 posti a sedere, 1380 posti vip e 40 sky box, la PGE Arena Gdansk si trova a circa 3,5 chilometri di distanza dalla stazione ferroviaria, poco più di quelli che dista la Stazione di S. Maria Novella da viale Guidoni, e dispone di circa 2000 posti macchina custoditi nel parcheggio adiacente allo stadio, 17 mila mq di area commerciale, bar e ristoranti. E' inoltre classificato tra gli stadi a 4 stelle UEFA, necessarie per disputare almeno la finale di Europa League (per la Champions invece servono almeno 60.000 posti a sedere). Ha ospitato quattro gare dell'Europeo 2012, tra cui Spagna-Italia 1-1 (reti di Fabregas e Di Natale), ed i concerti di star internazionali come Jennifer Lopez, Bon Jovi e Justin Timberlake.
All'interno la struttura è divisa sostanzialmente su due livelli: quello inferiore, molto simile a quello dello Juventus Stadium, e uno superiore più "stondato" alle quattro estremità, ed è dotato di ingressi ed uscite che rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla UEFA. Il tetto invece si snoda integralmente su tutti i settori e ricopre un'area di 44.000 mq. Dall'esterno invece il colore che domina l'ambra - fossile di cui il Baltico è ricco - in varie sfumature. 18.000 pannelli di policarbonato sono invece il rivestimento esterno, che si illuminano col calare della luce dando vita ad una calda ed accogliente bomboniera. Infine lo sponsor: la PGE, la compagnia energetica polacca, sborsa ogni anno circa 2 milioni di € - oro colato per un club come il Lechia il cui budget annuale si aggira intorno ai 10 milioni - rimarcando il fatto come avere uno stadio di proprietà non sarebbe solo un vanto a livello di estetica e modernità, ma soprattutto un business.
La vista dall'alto al calare del sole, il vasto parcheggio e l'ingresso autorità (in basso)
© RIPRODUZIONE RISERVATA