Ezio Sella, ex allenatore della Roma ma anche ex giocatore viola, ha espresso, ai microfoni di Rete Sport, la propria opinione sul match ormai imminente tra Roma e Fiorentina. Ecco le sue dichiarazioni.
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Sella: “Bella Fiorentina con un punto debole”
L'ex attaccante di Roma e Fiorentina parla prima del match
Roma-Fiorentina?
“Si affrontano squadre con giocatori di qualità; e quando c’è qualità c’è spettacolo. L’auspicio è rivedere le belle immagini di Fiorentina-Napoli”.
Fuori Dzeko, che ne pensi?
“Contro questa Fiorentina è la scelta giusta: meno punti di riferimento e più va in difficoltà. Dietro hanno giocatori che potrebbero avere difficoltà a difendere, scelta giusta per questa gara”.
L’opinione su questa Viola?
“Quando va via un tecnico dopo 3 anni che ha fatto bene, si dice che il ciclo è finito. Non è vero, guardate l’avvicendamento Sacchi e Capello, Conte e Allegri; se hai giocatori validi e trasmetti la voglia di vincere, si continua a far bene”.
Chi prenderesti dalla Viola?
“Mi piace Borja Valero, un giocatore di classe e dinamismo, un giocatore che ha dimostrato in Italia – dove è continuato a migliorare – che è uno dei centrocampisti migliori in Europa. Giocatore straordinario”.
E Bernardeschi?
“Un giocatore in crescita straordinaria, un giovane che ha abbinato dinamismo e tecnica ed è la chiave giusta per il calcio di oggi, che ti chiede di avere spirito di sacrificio ed essere atleta prima ancora che giocatore”.
Sulla coppia Astori-Rodriguez?
“Mah, sono buoni giocatori, ben allenati e che stanno facendo bene; ma il punto debole della Viola è Roncaglia, forte fisicamente ma con scarso senso della posizione, uno che non sa impostare”.
Su Kalinic?
“Mi piace molto perché è un giocatore di grande movimento, partecipa ad ambo le fasi di gioco, un attaccante che si muove molto; un giocatore completo, che in Italia può ancora dire molto”.
Perotti, grande acquisto…
“Un giocatore che ha avuto grandi infortuni e che lo hanno limitato, e che seguo fin dai tempi del Siviglia; in Italia ha dimostrato il suo talento, forse gli manca un po’ il gol, ma è un giocatore a tutto campo, fa le cose giuste al momento giusto; e tutto questo li abbina ad un grande dinamismo”.
Firenze ambiente complicato?
“Difficilissimo. Il pubblico è polemico, critico e non sempre ti sostiene: un pubblico che pretende molto. Quando giocavo io, bastava uno stop sbagliato per far partire i fischi”.
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