Non una rivoluzione, ma una ristrutturazione. La Fiorentina deve voltare pagina, non è un mistero. Corvino, forse, è stato chiamato proprio per questo. Per dare nuova linfa al corso viola, sempre sotto la guida tecnica di Sousa. La questione è semplice: ricostruire la rosa intorno alle (poche) colonne portanti. I nomi sul taccuino sono tanti, alcuni già usciti e altri che saranno noti solo al momento dell'ufficialità, come nello stile del dirigente salentino.
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Ristrutturazione programmata
La Fiorentina deve voltare pagina, non è un mistero. Corvino, forse, è stato chiamato proprio per questo. Per dare nuova linfa al corso viola, sempre sotto la guida tecnica di Sousa
Tra i pali c'è grande incertezza, perché, con Sepe che ha già salutato, Tatarusanu non è così certo della conferma. Il ritorno di Gollini è una possibilità, soprattutto perché cresciuto nel vivaio, mentre l'arrivo di Sirigu un'ipotesi tutta da valutare. Incassare dal rumeno per poi investire su un profilo affermato e uno giovane potrebbe essere una mossa interessante. La difesa, invece, è da rifondare. Gonzalo, Astori e (forse) Alonso restano, in tre hanno già salutato (Pasqual, Benalouane e Roncaglia), mentre Tomovic è in bilico. Scontato che servano almeno due centrali (Lisandro Lopez sempre di moda, ma attenzione anche ad altre piste) e altrettanti esterni (Zappacosta e Masina idee intriganti, oppure riportare alla base Venuti e/o Piccini).
A centrocampo situazione simile. Borja Valero e Vecino sono i cardini, Tino Costa e Kone rispediti al mittente, Badelj in bilico causa agente, Fernandez possibile contropartita tecnica. Anche qui, servono elementi nuovi: da valutare il rientro di Capezzi, da capire le possibilità di arrivare a Laxalt, Diawara, Giaccherini e Bruno Fernandes, mentre Praet sembra sfumare all'orizzonte. In attacco il quadro è più incoraggiante. Si riparte da Bernardeschi e, salvo offerte indecenti, Kalinic, più Zarate. Ilicic e/o Babacar possibili plusvalenze, da valutare Tello. In entrata il nome caldo è Calleri, mentre i vari Vazquez, Gabigol e Pavoletti sembrano fuori dalla portata viola.
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