Pezzella, il muro viola. Un po’ Samuel, un po’… Ambrosini

Un rendimento così alto, probabilmente, non se l'aspettava nemmeno lui. La prima parte di stagione di German Pezzella è stata da incorniciare. Un gol (e che gol contro il Bologna) e tante belle prestazioni l'hanno fatto diventare in poco tempo un punto di riferimento della Fiorentina. Il riscatto dal Betis Siviglia è scontato, i viola non possono privarsi di un difensore come l'argentino: deciso, sempre sul pezzo, pulito, ma anche cattivo quando necessario.

German non sta facendo rimpiangere Gonzalo Rodriguez, elemento fondamentale della Fiorentina di Montella prima e di Sousa poi. Pioli si fida ciecamente di lui. E proprio dal tecnico gigliato oggi è arrivato un paragone tanto importante quanto pesante: quello con Walter Samuel. Un signor difensore l'argentino, soprannominato “The wall” dai tifosi della Roma, capace di fare la storia recente della squadra giallorossa e dell'Inter.

Pezzella incassa il complimento e ringrazia, sapendo che da lui, tifosi, squadra e allenatore si aspettano sempre il meglio. C'è, però, un altro paragone che descrive bene le caratteristiche del classe 1991: quello con Massimo Ambrosini. Un paradosso, visto che l'ex viola era un centrocampista. I due, tuttavia, si assomigliano sui colpi di testa. Forti entrambi nelle incornate, grazie soprattutto ad un terzo tempo imperioso. Ambrosini ha segnato spesso in carriera con questa tecnica cestistica, Pezzella ha regalato tre punti preziosi alla Fiorentina contro il Bologna con un palombella dolcissima e sfiorato la rete in Coppa Italia contro la Sampdoria.

Pioli si gode il suo muro, sul quale anche un talento come Mertens è andato a sbattere.

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