Il mercato invernale è finito senza sussulti. Adesso è tempo di far parlare solo il campo.
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Parola al campo
Il mercato invernale è finito senza sussulti. La partita di Pescara capita a fagiolo, per concentrarsi su quanto accadrà sul rettangolo verde e non su quanto è stato o poteva essere in sede di trattative.
La partita di Pescara, recupero dell'ultima giornata del girone di andata, capita a fagiolo, per concentrarsi su quanto accadrà sul rettangolo verde e non su quanto è stato o poteva essere in sede di trattative.
Nonostante i venticinque punti di distanza in classifica, in cui gli abruzzesi occupano l'ultimo posto con zero vittorie sul campo, non sarà una partita semplice. La squadra di Oddo è alla ricerca disperata di punti in ottica salvezza, ormai sempre più un miraggio, anche per interrompere una serie di quaranta gare senza vincere nella massima serie.
E la Fiorentina? La squadra di Sousa arriva alla gara letteralmente incerottata. Il tecnico portoghese dovrà rinunciare a Tatarusanu, Gonzalo, Astori, Bernardeschi e Kalinic, oltre al neo acquisto Saponara. Emergenza vera e propria, che obbliga al turnover in alcuni reparti e agli straordinari alcuni titolarissimi.
Tra i pali ancora Sportiello, davanti a lui tre tra Tomovic, De Maio, Sanchez e Salcedo, con il giovane Baroni in panchina. Sugli esterni Tello e Maxi Olivera partono in vantaggio rispetto a Chiesa e Milic. In mezzo sarà di nuovo Badelj-Vecino, con Cristoforo che scalpita, davanti a loro Borja Valero e Ilicic a supporto di Babacar. Ma attenzione alle sorprese Hagi e Mlakar, che a gara in corso potrebbero trovare spazio).
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