Sembrava dovesse giocare nuovamente Borja Valero contro l'Atalanta. Paulo Sousa, però, ha sorpreso tutti schierando Mati Fernandez al posto dello spagnolo, tenuto a riposo in vista della delicata sfida di giovedì contro il Tottenham. Una chance importante, dunque, quella concessa dal tecnico portoghese al cileno, chiamato a riscattare la prova opaca di Bologna, macchiata oltretutto dell'espulsione. Il numero quattorodici viola è stato senza ombra di dubbio uno dei protagonisti della vittoria della Fiorentina a Bergamo. Anche se, c'è da dire, nel primo tempo Mati non ha fatto praticamente niente. Abulico, con pochissime idee, zero tiri in porta e nessun inserimento nell’area orobica. Insomma, una gara insufficiente nei quarantacinque minuti iniziali.
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Mati risponde presente. E l’Atalanta gli porta fortuna
Contro l’Atalanta, Mati ha giocato una partita a due facce. Nella ripresa ha sbloccato una gara “antipatica”
Il cambio di passo, però, è arrivato nella ripresa, al minuto ventidue con un preciso colpo di testa - non certo il pezzo forte dell’ex Colo Colo – diretto sotto l'incrocio dei pali. Una rete importantissima, arrivata dal nulla perché fino a quel momento non c'erano stati segnali di un imminente gol della Fiorentina. L'incornata del cileno ha sbloccato una partita "antipatica", dai ritmi bassi e con poche occasioni per entrambe le formazioni. Poi il lampo che ha permesso a Mati di metter fine ad un digiuno che durava dal 30 novembre 2014, quando segnò una doppietta al Sant'Elia nel 4-0 rifilato al Cagliari. Oltretutto l'Atalanta porta fortuna al classe 1986. Nel settembre 2013 fu proprio lui a sbloccare il match contro i nerazzurri di Colantuono. A firmare poi il 2-0 finale ci avrebbe pensato Rossi con un mancino chirurgico su sponda aerea di Gonzalo.
Non solo, però, il gol del momentaneo 1-0, ma anche l'assist delizioso per il raddoppio di Tello. Una partita a due facce, dunque, per Mati, bravo, in fin dei conti, a sfruttare l'occasione concessagli da Sousa.
Nel finale sono arrivate due disattenzioni che potevano costar caro alla Fiorentina, ma per fortuna la beffa del pareggio bergamasco non si è concretizzata. Contava vincere per dare continuità al successo contro l'Inter e, soprattutto, per rafforzare il terzo posto.
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