Sono tanti i giovani che la Fiorentina ha mandato in prestito nello scorso mercato estivo, per fare esperienza in altre realtà e in altri campionati. Fra questi anche Saverio Madrigali, classe '95, che al momento si sta giocando le sue carte con il Cosenza nel girone C di Lega Pro. In esclusiva, la redazione di Violanews.com lo ha contattato per parlare del suo momento e dei suoi sogni.
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Madrigali a VN: “Bernardeschi è un top player. Sogno un gol al Franchi. Il mio cambio di club…”
Il giovane di proprietà della Fiorentina si racconta in esclusiva a Violanews.com
Innanzitutto come stai? Come sta andando l'esperienza con il Cosenza?
"A livello fisico sto bene, sono pienamente recuperato, non ho avuto più problemi. L'esperienza nel girone C è un po' diversa dal solito, perché negli scorsi anni ho sempre fatto il girone del 'centro', un campionato più maschio. Sono contento per come sta andando la squadra, un po' meno perché non riesco a trovare molto spazio, ma lavorando spero di trovarne maggiore".
Cosa è successo con il Vicenza dato che sei rimasto solo poche settimane?
"Dico la verità, non sono riuscito a capire bene nemmeno io. Sono arrivato con l'intenzione di giocarmela, poi hanno avuto problemi con altri giocatori e si sono trovati con troppi centrali e a quel punto abbiamo deciso insieme di interrompere il rapporto e trovare un'altra squadra. Il problema è che a fine mercato è sempre difficile anche fare la scelta giusta, però ora sta andando bene".
Nel tuo futuro c'è il ritorno a Firenze. Cosa ti aspetti per il prossimo anno? Di rimanere in viola?
"Sono sincero, credo oggettivamente sia meglio andare a fare un campionato minore, anche in Serie B, per ritagliarmi il mio spazio e magari dopo provare a giocarmi le mie possibilità".
In Prima Squadra c'è Bernardeschi, che tu conosci bene. Quanto è importante per la squadra anche se non sta rendendo su livelli altissimi?
"Lui è importante, è al top in questo momento, tanto che è stato accostato anche all'Inter, è in Nazionale. Lo dimostrano i fatti. Sul rendimento è ancora presto per dirlo, il campionato non è nemmeno a metà. Sta vivendo una situazione un po' così, magari figlia di una preparazione pesante, a fine campionato tireremo le somme".
Senti ancora i tuoi vecchi compagni?
"Ogni tanto sì, specialmente Fazzi e Capezzi, che sono un po' più vicini geograficamente. Quelli più lontani un po' meno, anche perché non ci vediamo mai".
Come giudichi il campionato della Fiorentina?
"Ha giocatori importanti, che magari non sono partiti con il piede giusto. Il calcio è anche questo, ma come dimostrano i fatti, la squadra si sta riprendendo e credo che a fine anno faranno bene, perché la squadra è di ottimo livello. I ragazzi con cui ho giocato sono tutti forti e molto bravi".
Sei stato convocato in Prima Squadra con Montella. Ci racconti un ricordo di quel periodo che ti porti dentro e ti piacerebbe rivivere?
"Ricordo che fui convocato contro il Siena per il derby in casa. Sugli spalti c'erano 40.000 persone, era tutto pieno ed è stata un'emozione. Sono esperienze che vorrei vivere ogni domenica, perché è il massimo cui un giocatore possa aspirare".
Hai sperato nell'esordio?
"Ogni tanto sì. Però era molto difficile, perché era l'anno in cui c'erano giocatori forti, che lottavano per andare in Champions, quindi era davvero difficoltoso riuscire a ritagliarsi uno spazio".
Ci racconti un sogno che ti porti dentro?
"Beh, esordire e fare gol alla prima partita all'Artemio Franchi. Ho giocato 8 anni a Firenze e sarebbe bellissimo".
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