542, ecco da quanti minuti dura il digiuno al gol di Nikola Kalinic, recuperi esclusi, e considerando chiaramente soltanto quando l’attaccante croato è rimasto in campo. L’ultima rete del numero 9 viola infatti è datata 20 dicembre 2015, gol che aprì le marcature (grazie anche alla complicità di Bizzarri) contro il Chievo. Da quel giorno Kalinic non ha più trovato la via della rete, ecco perché la caccia alla prima gioia personale dell’anno solare 2016 continua.
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La sfida con l’Inter per provare a rompere il digiuno
All'andata, contro i nerazzurri, Kalinic fu decisivo con una strepitosa tripletta. Domenica sera...
Fino a ieri, i rossoblù gli portavano bene, perché proprio contro il Bologna, nella partita d’andata, l’ex Dnipro aveva trovato il primo sigillo in campionato con la maglia della Fiorentina, il primo di 10, anzi, 11, se consideriamo anche quel tiro di Badelj deviato “alla Inzaghi” contro l’Udinese. Per buona parte del girone d’andata, nella classifica marcatori di Serie A, Kalinic è stato dietro soltanto a Eder e Higuain, adesso invece si sono aggiunti Bacca e Dybala, mentre il suo compagno di squadra Josip Ilicic lo ha raggiunto a quota 10 centri, così come Icardi, Insigne e Pavoletti.
Ieri, al Dall’Ara, Nikola è partito dalla panchina ed è subentrato a Babacar nell’intervallo. Il suo è stato principalmente un lavoro di sacrificio, senza molte occasioni a disposizione, anche perché dopo appena 12 minuti dal suo ingresso in campo, Mati Fernandez ha lasciato la Fiorentina in inferiorità numerica, difficile per lui dunque rendersi pericoloso, così come per tutti gli altri giocatori gigliati. Domenica prossima la squadra di Sousa (che, dopo aver scontato la squalifica, tornerà in panchina) ritroverà l’Inter, che un girone fa fu strapazzata dai viola e in particolare proprio da Kalinic, autore di una tripletta, la sua prima (e fino ad ora unica) in Italia. In vista della sfida con i nerazzurri Babacar, che in questo periodo non sta sfruttando al meglio le chance a disposizione e la sostituzione di ieri dopo appena 45 minuti ne è un'ulteriore dimostrazione, potrebbe perdere il ballottaggio con Kalinic. L'attaccante croato ha voglia di tornare al gol e la sfida con la squadra di Mancini, che non dimenticherà facilmente quel 27 settembre e quella super prestazione del numero 9 gigliato, potrebbe essere l'occasione giusta per farlo.
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