Unità di intenti. Questo il fil-rouge tracciato da Paulo Sousa, che è ripartito dalla conferenza stampa di ieri per ribadire la sua fiducia nel progetto viola: "Per me Firenze e la Fiorentina non fanno differenza, io sto bene qui". Parole che scacciano le critiche per un mercato che non ha pienamente convinto i tifosi, che allontanano ogni indiscrezione riguardante un possibile addio del tecnico portoghese. La valigia, quella pesante lasciata in eredità dall'estate, è dunque ormai chiusa e archiviata, servita solo per l'ormai famoso trasloco dell'allenatore.
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Il peso della valigia
Verso la trasferta di Genova, con in testa l'obiettivo di scacciare le critiche e ripartire con una Fiorentina serena
E allora, per citare il pezzo di Ligabue, quella con il Genoa rappresenta una gara a sua volta legata al tema del viaggio: c'è non solo quello della squadra, che ha raggiunto il capoluogo ligure per la seconda trasferta dell'anno in campionato dopo quella dello Juventus Stadium, ma anche quella di un Sebastien De Maio che ha deciso di vestire i colori viola nonostante l'arrivo in Belgio risalente solo a poco tempo prima, che oggi ritroverà i suoi ex compagni e tifosi, magari giocando in campo.
La gara di oggi mostra un Genoa decisamente in forma, portando con sé tanti spunti interessanti e un successo contro una squadra che sta facendo bene potrebbe ulteriormente rasserenare gli animi e, magari, mettere in quella valigia rientrante da Genova un po' di tranquillità e fiducia.
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