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Iachini: “Società e presidente sempre vicini, altrimenti non sarei rimasto. Callejon fulmine a ciel sereno, Pezzella out”

Le parole di Beppe Iachini alla vigilia della partita di Parma che rappresenta sicuramente un crocevia per la stagione della Fiorentina

Alessio Crociani

Alla vigilia di Parma-Fiorentina gara trasmessa domani sera in esclusiva da DAZN (clicca qui per vedere la partita). Giuseppe Iachini ha preso la parola per far conoscere il momento della squadra e anche le sue sensazioni dopo che per tutta la settimana si è detto e scritto che la sua panchina traballa fortemente.

Su come sta la squadra e come sta vivendo questa vigilia: "Sono dispiaciuto per Callejon, già da qualche settimana stavamo lavorando per portarlo alla migliore condizione possibile. Avevamo lavorato a diverse soluzioni tattiche, è stato un fulmine a ciel sereno perché perdiamo un giocatore di qualità che stava cercando con tutto se stesso di raggiungere i livelli migliori. Per il resto, le voci fanno parte del gioco. Dobbiamo restare concentrati sul lavoro al di là di Iachini. Non vogliamo ripetere la prestazione di Roma, dopo un'ottima partenza abbiamo cambiato atteggiamento senza seguire le nostre caratteristiche. Abbiamo parlato e ci abbiamo lavorato sopra. in questa prima parte di campionato abbiamo pagato dazio su qualche situazione particolare, dobbiamo ritrovare il nostro percorso".

Su Pezzella: "Abbiamo pagato la sua assenza ma dobbiamo andare avanti, purtroppo non ci sarà anche domani perché ha ancora fastidio al piede".

Se ha sentito Commisso: "La società e il presidente mi sono sempre stati vicino. Se ci fosse stato tutto questo clima negativo nella squadra e in società, non sarei rimasto. Qualcosa di buono è stato fatto, forse non è stato apprezzato abbastanza. Pazienza. Io penso a lavorare con i ragazzi per correggere qualche problemino avuto in questo inizio di stagione".

Se i dirigenti della Fiorentina gli hanno chiesto di dimettersi: "No. Vogliamo uscire tutti da questa situazione. Meritavamo qualche punto in più, ma nell'arco di una stagione ci sta che ci sia qualcosa che non va. Qualche ragazzo è arrivato dopo e ci sono stati gli infortuni, abbiamo pagato dazio. Mi sarei già dimesso se avessi sentito un certo tipo di clima. Siamo una delle prime squadre che tira in porta, dobbiamo continuare a lavorare".

Sul modulo, la difesa ed il centrocampo: "E' già da diverse settimane che stiamo lavorando sulla difesa a quattro. La squadra deve saper fare una cosa quando è in fase di possesso e un'altra quando non ha la palla. Dobbiamo valutare anche in base alle certezze dei giocatori. Pulgar è stato due mesi e mezzo fuori, piano piano stiamo cercando di reinserirlo dandogli il minutaggio giusto".

Sul Parma: "E' una squadra che ha delle ottime individualità come Gervinho e Inglese, ma anche centrocampisti bravi ad entrare come Kucka e Kurtic. Dobbiamo ritrovare la serenità e l'entusiasmo che ci hanno accompagnati nel finale della scorsa stagione e nelle gare contro Torino e Inter. Negli ultimi 20 giorni abbiamo avuto qualche problemino in più dettato da varie situazioni, nel calcio ci sono questi momenti. Servono ancora più concentrazione e cura dei dettagli, sono convinto che questo gruppo possa ancora dare soddisfazioni".

Su cosa ha percepito da società e squadra: "Ho parlato con Barone, Pradè, il presidente ed i ragazzi. Sarei inca**ato se la squadra non mi seguisse ma nei giocatori ho sempre visto un atteggiamento di grande impegno e partecipazione. Ora dobbiamo portare in campo il nostro lavoro e aggredire gli eventi della partita, senza subirli".

Sull'attacco: "Nelle prime quattro partite è partito Kouamé dall'inizio, è quello che stava meglio. Poi ha accusato una leggera flessione, secondo me dettata dall'età. Sono ragazzi giovani che si stanno formando e a volte portare la maglia numero nove può essere pesante. Piano piano, lavorando anche sotto l'aspetto psicologico, stanno recuperando. Guardate Simeone: sentiva molto la responsabilità qua a Firenze, poi ha cambiato piazza e si è ritrovato. Dobbiamo cercare di diventare grandi in fretta, ma sono attaccanti con delle ottime potenzialità".

Su Ribery: "Lui e la squadra sono partiti bene, poi a Milano ha preso un colpo alla caviglia infortunata la scorsa stagione. Quando non ti alleni e devi fare le terapie qualcosa perdi a livello di brillantezza. Ha dovuto saltare delle sedute di allenamento, ma ora sta meglio. E' un giocatore di qualità ed esperienza, fai fatica a tenerlo fuori anche quando non è al 100%. Ci auguriamo che possa tornare presto alla sua condizione migliore".

Su Pedro: "Dopo 10 giorni che sono arrivo è andato via. Veniva da un infortunio di un certo tipo al ginocchio, il suo recupero era lungo. Abbiamo preso Cutrone perché era più pronto fisicamente, ma non avevamo dubbi sul fatto che il ragazzo avesse delle qualità".

Occasione DAZN

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 Iachini (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
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