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Guerini: “ADV amareggiato per quello che è successo dopo la sua frase”

"ADV avrebbe detto quella frase sull'ambiente inquietante anche se non ci fossero stati gli striscioni della Fiesole"

Stefano Niccoli

Il dirigente viola Vincenzo Guerini ha parlato durante la trasmissione "Viola d'amore" in onda su Rtv38. Queste le sue parole:

"La frase di Andrea Della Valle dopo la vittoria con il Genoa? Si dovrebbe parlare più di calcio giocato, si è parlato più della sua frase sull'ambiente inquietante che della vittoria col Genoa che ci ha portato a sei punti. Conosco bene Andrea Della Valle, l'ho sentito amareggiato per questo fatto mediatico, ma lui è un tipo che soffre molto. La sua amarezza non è derivata dagli striscioni, quella frase l'avrebbe detta anche se non ci fossero stati gli striscioni della Curva Fiesole. In questi tre anni siamo sempre stati a testa alta. Abbiamo passato un'estate di veleni e non ce n'era motivo. Abbiamo fatto alcuni errori sulla comunicazione, ma aspettiamo a criticare. Andrea si chiede: 'perché dopo tre anni così, non riusciamo mai a stare sereni?'. La stampa sta attaccando la campagna acquisti, ma tre anni fa arrivarono Borja e Gonzalo che erano retrocessi col Villareal, Cuadrado retrocesso con il Lecce e diventato uno scarto dell'Udinese, Aquilani aveva fallito con il Milan. Ripeto: aspettiamo a criticare.

Troppe volte ho letto che nella Fiorentina non ci sono uomini di calcio. Non è così, mi dispiace leggere queste cose. Gli allenamenti a porte aperte? Non è stata una decisione di Sousa, ma della società. Abbiamo capito l'errore anche se in ritardo. Anche se fosse rimasto Montella, avremmo preso questa decisione. Il caso Montella? Si sono scontrate due personalità forti, avevo avvisato Vincenzo che col suo atteggiamento poteva farsi male. Ci sono state delle incomprensioni.

Mi dispiace essermi allontanato dalla squadra, sono scelte societarie, nessuno mi ha obbligato a cambiare il mio incarico. Mi piaceva fare il club manager. Avevo il privilegio di conoscere bene le dinamiche dello spogliatoio avendole vissute in passato. In estate, però, ho chiesto alla società di andare in giro a monitorare i giovani, come fanno Tassotti al Milan e Balzaretti alla Roma.

L'Europa League? Dal punto di vista caratteriale siamo cresciuti, siamo più tosti rispetto a prima, il tecnico motiva molto la squadra dato che la stravolge ad ogni partita. E' importante avere giocatori motivati. Questo atteggiamento pagherà in Europa, saremo molto aggressivi. Rossi? L'ho visto sabato, ha giocato un'ora, è andato bene sul piano fisico, anche se gli manca la posizione in campo. Lo vedrei bene attaccante o dietro la punta, mentre non ha il passo per fare l'esterno. Se sta bene, è un fuoriclasse. Mario Suarez simile a me? Io giocavo ai tempi di Adamo ed Eva (ride, ndr). Già con Montella si pensava di dare più fisicità alla squadra, Suarez è un giocatore che Vincenzo avrebbe sottoscritto. Borja Valero? Se discutiamo Borja, cosa dovremmo dire degli altri giocatori".

Il Basilea? Troveremo un squadra tonica, di grande esperienza che vince campionati con estrema facilità in Svizzera. Sarà una partita bella da vedere. La critica è esagerata per quello che la squadra ha fatto. Babacar e Bernardeschi? Hanno potenzialità enormi, anche se hanno caratteristiche diverse. Andrei cauto sui titoloni se giocano una buona partita. Ne va del loro bene. Se fra sei mesi giocano ancora così, non andrebbe bene. Devono salire un ulteriore scalino. Firenze è la piazza ideale per diventare grandi calciatori.

Fiorentina permalosa? La società non si sta chiudendo a riccio, poi dipende dalle persone che si hanno di fronte. C'è un tentativo di aprirsi alla città, vogliamo rimediare agli errori fatti in passato, facendo andare i giocatori anche alle feste dei vari viola club. Non abbiamo vinto in questi tre anni, è vero, ma se il ranking Uefa era diverso eravamo in Champions League già alla fine della prima stagione di Montella. Kalinic? Qualsiasi decisione tecnica è stata presa con l'avvallo del tecnico. Non è vero che in società ci sono troppi direttori. Ce ne sono due: uno amministrativo, Rogg, e uno sportivo, Pradè, a cui Angeloni e Pereira fanno capo per quanto riguarda l'area tecnica.

Chi avrei trattenuto tra i giocatori che se ne sono andati? Savic. Le plusvalenze? Sono d'accordo se, per dare via un giocatore, si rinforza la squadra. Cognigni ha definito clienti i tifosi? Penso sia stato un errore dovuto ad inesperienza calcistica, il calcio si vive di pancia. Cognigni si è pentito di aver parlato così. Il gesto di Alonso contro il Torino? Qualcuno doveva rimproverarlo. Con il nuovo stadio si aprirebbero nuove prospettive per la Fiorentina. Diego Della Valle? Non ho molta confidenza con lui perché lo vediamo poco a Firenze, ma non ho visto due fratelli legati tra di loro come lo sono Andrea e Diego. Sembrano una persona sola".