Al termine della seduta di allenamento mattutina, l'unica in programma oggi, Gonzalo Rodriguez ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Moena. Queste le parole del difensore argentino:
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Gonzalo: “Tra un mese parleremo del mio futuro. Voglio battere Passarella”
"Il nostro calo fisico? Non è stato un calo fisico, ma di risultati. Col Napoli e la Juventus giocammo due grandi partite. Alcuni risultati ci hanno buttato un po' giù mentalmente. La società sa cosa fare per rinforzare la difesa"
"Sono felice alla Fiorentina che mi ha sempre trattato benissimo. Sono orgoglioso di portare la fascia di capitano anche se è una bella responsabilità. Il rinnovo del contratto? Tra un mese parleremo col mio agente del futuro, io devo pensare al presente e alla squadra. Abbiamo un grande gruppo, non conta il singolo.
Mi piacerebbe finire la carriera nel San Lorenzo, ma nel calcio le cose cambiano ogni giorno. Ripeto: la Fiorentina mi ha dato tanto, ringrazio i Della Valle e i tifosi. Penso a fare bene qui. Sono concentrato sul ritiro, poi del contratto parleremo tra un mese.
Mi è dispiaciuto per l'Argentina. Messi ha deciso di smettere, ma sono sicuro che continuerà a giocare con la nazionale. Mi dispiace per la situazione che c'è nella federazione argentina, non abbiamo nemmeno il presidente.
Non c'è differenza per me fra la difesa a tre o a quattro. Ci conosciamo, l'importante è l'idea di gioco.
L'anno scorso siamo partiti bene giocando un calcio bellissimo, nella seconda parte di campionato abbiamo mollato un po', ma le altre squadre hanno tanti giocatori forti. E' difficile mantenere la continuità. In difesa sono sicuro che arriveranno altri giocatori perché abbiamo tre competizioni da disputare.
Diks? E' difficile dare giudizi dopo pochi giorni di ritiro. Si vede che è un giocatore veloce, ma dobbiamo avere pazienza. Bagadur e Mancini sono giovani, anche con loro dovremo avere pazienza.
Io come Passarella? Voglio superarlo per quanto riguarda i gol (in Serie A 21 gol Gonzalo, 26 Passarella, ndr). Prima, però, devo difendere, ma se lo dovessi superare, sarebbe un bel traguardo per me. Io continuo ad essere me stesso, ho l'esperienza per aiutare i compagni.
Il nostro calo fisico? Non è stato un calo fisico, ma di risultati. Col Napoli e la Juventus giocammo due grandi partite. Alcuni risultati ci hanno buttato un po' giù mentalmente, ma abbiamo disputato comunque un grande campionato".
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