De Laurentiis vs Della Valle, così è nata la voragine tra Napoli e Fiorentina

Non ce ne vogliano i colleghi di Napoli, ma viste da Firenze fanno un po' sorridere le critiche mosse in questi ultimi giorni (stamattina in particolare da Il Mattino) ad Aurelio De Laurentiis. "La sua assenza a Rotterdam si è fatta sentire, deve essere più presente" il senso del messaggio. E pensare che il patron azzurro - con tutti i suoi difetti e qualche uscita sopra le righe - è solito seguire in prima persona tutte le vicende più importanti del Napoli, comprese spesso quelle di mercato e dei rinnovi di contratto, oltre che la maggior parte delle partite dal vivo. In casa Fiorentina, come sappiamo, la situazione è molto diversa. Dei Della Valle non c'è traccia e a conti fatti più della metà della rosa viola (i giocatori arrivati in estate) non ha mai visto il suo datore di lavoro in 6 mesi. Incredibile ma vero.

E' anche così che si spiega il solco profondo che si è creato tra Napoli e Fiorentina, fino a pochi anni fa accomunate dai medesimi obiettivi, oltre che da una storia recente simile: la ripartenza dalla Serie C e la scalata fino all'Europa. Però mentre gli azzurri hanno continuato a crescere, arrivando oggi a giocarsi persino lo scudetto, i viola hanno abbassato sempre più l'asticella.  Questione di soldi? Non proprio. Perchè al netto del patrimonio personale (quello di Diego Della Valle è di molto superiore a quello di ADL) e del sistema di diritti tv (più remunerativo per gli azzurri), entrambi i club hanno scelto la via dell'autofinanziamento. Da Cavani e Lavezzi, fino ad Higuain, il Napoli ha sacrificato più di un big sull'altare del bilancio, ma ha saputo reinvestire le grandi plusvalenze per rinforzarsi anno dopo anno. Alla Fiorentina ha funzionato solo in parte, poi l'uscita di scena dei proprietari ha portato all'attuale ridimensionamento.

http://www.violanews.com/news-viola/orlandini-cognigni-sa-poco-di-calcio-senza-della-valle-e-una-piccola-fiorentina/

http://www.violanews.com/stampa/de-laurentiis-non-molla-chiesa-nuova-offensiva-a-luglio/