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Astori: dalle… stalle alle stelle

Un anno fa Astori veniva “risucchiato” dalla crisi di gioco e di risultati della Roma. Adesso è un punto fermo della Fiorentina. E il mondo di Davide è migliorato anche sul piano personale

Stefano Niccoli

Dalle critiche giallorosse ad elemento fondamentale della Fiorentina di Paulo Sousa. Com’è cambiato, in un anno, il mondo di Davide Astori. La scorsa stagione aveva scelto la Roma per fare quel salto di qualità che però, all’ombra del Cupolone, non è mai arrivato. Un’esperienza negativa, tanto che per raccontarla “servirebbe l’edizione settimanale di un giornale” (LEGGI QUI). In riva al Tevere, il difensore classe 1987 fu “risucchiato” dalla crisi di gioco e di risultati della formazione allenata all’epoca da Rudi Garcia. Una crisi che non fece altro che alimentare le proteste dei tifosi romanisti. Emblematica, in tal senso, la scena con i giocatori giallorossi a colloquio con gli ultras della Curva Sud al termine della disfatta per 3-0 proprio contro la Fiorentina in Europa League. Era il 19 marzo 2015. Senza dimenticare che poche settimane prima Astori fu uno dei protagonisti, ma in negativo, della sconfitta giallorossa in Coppa Italia, sempre contro la Fiorentina. In occasione del vantaggio viola si fece anticipare da Gomez nell’area piccola, mentre sul raddoppio, nuovamente a firma del tedesco, lasciò troppo spazio al numero trentatré.

In un anno, però, la situazione è cambiata. Astori, adesso, è un punto fermo della Fiorentina, sicuramente uno dei più affidabili della retroguardia gigliata insieme a Gonzalo Rodriguez. I due si capiscono a memoria e formano una diga difficilmente superabile. Chiedere a Higuain. Il Pipita ha sì sfruttato bene l’assist di Alonso lunedì sera, ma è sempre stato fermato egregiamente dai suoi due “guardiani”, alle prese con il capocannoniere della Serie A. Non c’è dubbio che il centrale bergamasco sia stato, insieme a Kalinic, il miglior acquisto del club dei Della Valle nel corso dell’estate 2015. Non era facile prendere l’eredità di Savic, diventato a Firenze uno dei migliori difensori d’Europa. Davide ci è riuscito alla grande. Deciso, sicuro e, a volte, anche elegante negli interventi, sia sui palloni alti che su quelli bassi. Tre aggettivi che calzano a pennello per l’ex Cagliari. Si può affermare tranquillamente che la stagione attuale è la migliore disputata nella sua carriera. Un concetto, questo, ribadito anche da Daniele Adani a Violanews.com (LEGGI QUI). Gli manca il gol. La speranza è che si possa sbloccare contro la sua ex squadra. E’ vero, qualche errore l’ha commesso, come l’1-0 del Tottenham a White Hart Lane, ma non sbagliare mai, si sa, è impossibile.

Il mondo di Astori, però, non è cambiato solo sul piano professionale, ma anche su quello personale. Pochi giorni fa, infatti, è diventato babbo di Vittoria. Un bel traguardo per lui e la compagna Francesca Fioretti.

Dalle stelle alle stalle? In questo caso, il detto vale al contrario.