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Bertotto: “Occhio Fiorentina, l’Udinese è in palla”

"L'Udinese ha passato un periodo non bellissimo ma è già da un po' di domeniche che sta dimostrando di avere un atteggiamento diverso"

Saverio Pestuggia

L'ex storico difensore dell'Udinese, oggi ct dell'Italia Lega Pro, Valerio Bertotto, è intervenuto ai microfoni di Radio Blu: "La Fiorentina è una squadra di grandissima qualità, con un organico importante e un allenatore super bravo. Al di là degli ultimi pareggi, ha dato grande dimostrazione di capacità e qualità. Nel calcio moderno la qualità, l'intensità e l'organizzazione sono aspetti importantissimi. L'Udinese ha passato un periodo non bellissimo ma è già da un po' di domeniche che sta dimostrando di avere un atteggiamento diverso rispetto a quello iniziale di titubanza. Cerca di stare molto alta e di non far fare il gioco alla squadra avversaria. Si è messa nelle condizioni di classifica per gestire questa parte finale prima della sosta con serenità. L'impressione che mi ha dato Sousa a Moena? Dissi già allora che la Fiorentina aveva trovato un grandissimo allenatore, non erano dichiarazioni di facciata. Ho parlato con lui e ho avuto la sensazione di avere a che fare con un tecnico moderno, preparato, che sa cosa vuole. Non mi stupisce che la Fiorentina stia navigando in mari molto tranquilli.

Oggi per fare gli allenatori, bisogna esserlo a 360°: servono grandi proprietà comunicative e attenzione all'aspetto psicologico della squadra. Roncaglia? Commette sciocchezze clamorose, non vanno mai commesse perché pregiudichi il lavoro dei tuoi compagni. Non ci si può permettere di fare gli 'stupidini', l'equilibrio è molto sottile e non può essere rotto per un momento di nervosismo personale. Posso capirlo perché la rabbia talvolta viene fuori, ma va saputa gestire perché sei un professionista. Detto questo, fa bene Sousa a non metterlo alla gogna per una sciocchezza. Il ragazzo deve comprendere l'errore che ha fatto ma allo stesso tempo anche avere un'altra opportunità. Bernardeschi? E' un ragazzo dalle grandissimi doti, ha potenzialità mostruose e una tecnica eccellente. Deve crescere con la maturità e gli atteggiamenti perché a volte anche lui a volte non fa il suo dovere al 100%. E' travolto dal momento di popolarità che ha. Di Natale? Non credo che terminerà la sua avventura professionale a dicembre. Ha vissuto un momento difficilissimo, ma ha ancora una condizione fisica eccellente. Lo vedo ancora molto determinante. Se vuol davvero concludere la sua carriera è giusto che lo faccia a fine stagione con tutti gli onori che merita".