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Bernardeschi come.. Forrest Gump: è un po’ stanchino

Nelle ultime partite Bernardeschi ha dimostrato meno brillantezza fisica, ma anche un po' troppa testardaggine

Stefano Niccoli

“Sono un po' stanchino”. La celebre frase del film Forrest Gump calza a pennello per descrivere il periodo non facile di Federico Bernardeschi. Dopo tanti mesi in “apnea”, nelle ultime partite il talento di Carrara sta accusando un calo fisico. Niente di preoccupante, ci mancherebbe. E' normale e fisiologico che l'ex Crotone non sia più lucido e fresco come lo era fino a qualche settimana fa. Il livello delle sue prestazioni è sceso, ma, considerando quanto e come Sousa l'ha utilizzato in stagione, era preventivabile che questo momento arrivasse prima o poi.

Berna sta trovando maggiori difficoltà ad essere decisivo, come lo fu, ad esempio, lo scorso 14 febbraio contro l'Inter, con i nerazzurri incapaci di star dietro al classe 1994. La brillantezza, la reattività di gamba e il dribbling non sono quelli di prima. Per questo motivo gli avversari stanno avendo meno problemi a fermare le sue scorribande.

Se da una parte c'è un po' di stanchezza, è anche vero che dall'altra Fede ha dimostrato in alcune partite di essere impreciso e, soprattutto, troppo testardo, incaponendosi nel voler provare il “numero” difficile piuttosto che il dialogo con il compagno più vicino. Emblematica, in tal senso, la gara dell'Olimpico contro la Roma. Il calcio, a volte, è semplice: quando la condizione non è ottimale, meglio la giocata facile ed efficace – anche col rischio di apparire scolastici -, che qualcosa di più complicato e cervellotico.

Non saranno comunque queste ultime partite a macchiare la splendida stagione di Fede, probabilmente la sorpresa più bella della Fiorentina targata Paulo Sousa. Un'annata maiuscola che potrebbe concludersi con la convocazione di Antonio Conte per gli Europei in Francia. Sarebbe la consacrazione definitiva del numero dieci viola.