Badelj va ko e per Pioli c’è un doppio problema da risolvere

L'infortunio di Badelj è una tegola di cui Stefano Pioli avrebbe fatto volentieri a meno in questo importante finale di stagione (REPORT MEDICO). Per infortuni simili si sta fermi all'incirca un mese, per cui il croato potrebbe saltare almeno 5/6 partite delle 10 rimaste.

Un'assenza che peserà tantissimo nell'economia tattica viola, perché un altro calciatore con le stesse caratteristiche non c'è in rosa. E l'unico che ci si avvicina, Cristoforo, ha un minutaggio stagionale bassissimo (118'). Qualora Pioli decidesse di confermare la mediana a tre, l'uruguaiano potrebbe avere la sua prima vera occasione da quando veste la maglia viola, ma servirebbe necessariamente un innesto per rimpolpare un pacchetto adesso composto da soli quattro elementi.

E in questo caso pescare dalla Primavera potrebbe essere quasi scontato. Valencic, Lakti e Diakhatè gli aspiranti al salto tra i grandi, con il primo nettamente avvantaggiato per peculiarità tecnico-tattiche. Se invece Pioli tornasse all'antico, e quindi alla mediana a due, numericamente la situazione sarebbe ok (Benassi e Veretout con dietro Dabo e Cristoforo), ma gli ingranaggi scricchiolerebbero. Ultima via: adattare un altro giocatore. E l'unico nome possibile è quello di Saponara, per un ipotetico arretramento alla Pirlo.

C'è poi un'altra questione da risolvere nell'immediato, quella della fascia da capitano. Badelj ha ereditato il ruolo di leader da Astori, adesso qualcuno dovrà sopperire e farsi guida del gruppo. Nelle prime due partite del dopo Davide il vicecapitano è stato Pezzella, per cui il principale indiziato è proprio l'argentino.

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