Neto è un bravissimo ragazzo e fino a due anni fa era anche il terzo portiere del Brasile. Adesso non è in grado di essere il numero 1 della Fiorentina. I motivi di questa lentissima discesa li lasciamo allo staff tecnico della Fiorentina: quello che ci interessa è che l’ennesimo errore del brasiliano ha di fatto rovinato la partita di ieri sera. Dopo il gol di Cambiasso a Milano non ci eravamo accaniti contro di lui, consapevoli che anche i difensori centrali fossero stati colpiti da letargia improvvisa, anche se Neto aveva fatto un’uscita dolce e timida. Ieri sera è accaduto ben di peggio. Prima un’uscita a metà campo presuntuosa e fuori tempo ha creato scompiglio nei suoi stessi compagni, poi la frittata al 94’ con un’errata valutazione del cross di Biabiany, finito sulla testa di Gobbi mentre Neto era a guardare le stelle e Gonzalo e Cuadrado osservavano terrorizzati la parabola della palla invece dell’avversario.
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Ora basta, proviamo Munua
L’articolo di Paolo Chirichigno su La Nazione (COMMENTA)
Siamo assolutamente convinti che la Fiorentina abbia fatto una campagna acquisti eccezionale e costosa, ma allo stesso tempo «viziata» dalla sopravvalutazione del portiere, ossia il primo anello della catena. Dato che gennaio è lontano (il Queens Park Rangers ha intenzione di cedere Julio Cesar, fuori rosa, che però vuole giocare perchè i Mondiali nel suo Paese sono alle porte), allora tanto per vedere di dare la scossa sarebbe opportuno lasciare a riposo (ma in tribuna) Neto — che viene da un’estate difficile e che sta dimostrando tutti i suoi limiti — lanciando già da giovedì in Europa League Munua al suo posto. Portiere di esperienza, a fine carriera, ma almeno capace di dare sicurezza ai compagni, supponiamo. Certo così non si può andare avanti, lo diciamo per il bene della Fiorentina innanzitutto. Lasciare Neto in porta oggi come oggi vorrebbe dire andare incontro a tante partite come quelle di ieri. Grazie, abbiamo già dato. La soluzione è provvisoria, ce ne rendiamo conto. Ma a gennaio il mercato potrebbe offrire diverse opportunità per avere finalmente un buon portiere. Ora come ora la Fiorentina sembra una Ferrari con i freni consumati. Passi la prima curva, superi la seconda, ma alla fine ti stampi contro il muro. Prospettiva poco attraente, lo sanno bene anche alla Fiorentina.
Paolo Chirichigno - La Nazione
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