L'ex viola Lorenzo Amoruso ha rilasciato una lunga intervista a Calciomercato.com sulla sua carriera. Eccone un estratto:
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Amoruso: “La Fiorentina non ci pensò due volte a vendermi. Rui forte ma discontinuo, Batistuta? Era tirchio”
Amoruso ricorda l'addio alla Fiorentina e parla di alcuni ex compagni
"L'addio alla Serie A per la Scozia? Non fu una cosa presa bene da tanti, parlo anche di gente vicina a me. Mi davano dal pazzo a lasciare il campionato più bello del mondo per andare a Glasgow. Tutti pensavano ci fosse dietro un discorso economico, e per carità, le squadre britanniche iniziavano a pagare molto di più rispetto a quelle italiane, ma in realtà io volevo affrontare gli attaccanti più forti al mondo e questo lo potevi fare solo in Champions League. I Rangers questa possibilità me la davano. Con tutto il rispetto per la Fiorentina non pensavo potessimo competere con Inter, Juve, Milan, ma mai avrei pensato che qualche anno dopo le prime quattro sarebbero andare in Champions. All'epoca solo se vincevi partecipavi. In più la Fiorentina, che iniziava già a non passarsela benissimo a livello economico, non ci ha pensato due volte a vendermi, avevano già chiuso la trattativa senza neanche interpellarmi. Quindi ho valutato una serie di cose, che poi abbinate alla mia ambizione mi hanno spinto ad andare in Scozia. Batistuta è Batistuta, ha fatto gol contro chiunque in qualsiasi modo, stiamo parlando di uno come Ronaldo il Fenomeno. Era Batigol. Rui Costa aveva una classe incredibile, ma purtroppo poco continuo. Avrebbe potuto fare molto di più in carriera, era discontinuo. Ma una classe immensa. Bati tirchio? E' vero, è vero. Devo dire la verità, però: a fine carriera effettivamente è cambiato, forse perché quando smetti di giocare se ne va quell'alone quasi sacro e devi tornare un po' coi piedi per terra".
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